eté prime, evoluzione gourmet dell’insegna eté, focalizzata sul dettaglio

eté prime Salerno
Prosegue il piano di sviluppo dell’insegna eté (Moderna/VéGé), il cui rafforzamento passa anche per nuovi format, basati sui freschi e con vocazione gourmet

 

Siamo un’impresa retail con una rete al dettaglio che rappresenta l’85% del giro d’affari del gruppo lavorando su diverse insegne, che vanno dall’every day low price al superstore, con declinazioni in funzione del territorio, anche se l’ingrosso, da cui l’azienda è nata, continua a mantenere una sua dimensione, pari a circa 60 milioni di fatturato, il 15% del fatturato complessivo”, spiega Umberto Bellini, direttore commerciale di Moderna (VéGé).

Umberto Bellini, direttore commerciale di Moderna VéGé)

Il core business dell’azienda guidata da Nicola Mastromartino, quindi, è rappresentato dal segmento supermercati a insegna eté, la firma che identifica i punti di vendita con una dimensione media di circa 800 mq, con una forte vocazione gourmet e sui freschi.

In questi ultimi mesi, l’insegna eté, giunta a oltre 125 store, con un’incidenza pari all’80% del business al dettaglio, sta testando alcune segmentazioni: per esempio, Grand’eté, lanciato lo scorso novembre, nel segmento dei maxi store, all’interno del centro commerciale Porte di Pompei, (nell’omonima località in provincia di Napoli), su un’area di 3.200 mq -in un locale in precedenza occupato da Auchan.

215
gli store al dettaglio complessivi

125
i supermercati e superstore a insegne eté

+ 60
i punti di vendita Dimeglio

Almeno 10 
le nuove aperture di eté previste nel 2022

Ai primi di dicembre, è stato inaugurato a Salerno, in Corso Vittorio Emanuele, in una galleria pedonale, eté prime, un’altra spesa, insegna che rappresenta l’evoluzione gourmet di eté, pensata per location di media metratura che si trovano nelle zone centrali dei centri urbani. In particolare, in 700 mq, è stato definito un layout in grado di offrire una shopping experience che coniuga stile, servizi, funzionalità e accoglienza grazie a un’ampia offerta di freschi e freschissimi (il 60% dell’offerta) che prevede banchi assistiti per carne, gastronomia di alto livello con possibilità di prenotazioni, pane con lavorazione interna e pescheria, chiamata Cuoco per la presenza del corner friggitoria. Non mancano il sushi confezionato e l’ittico sfuso surgelato.

“Si tratta di un concept a dimensione umana -chiarisce Bellini- che vuole soddisfare le esigenze delle famiglie e delle persone in generale, grazie a un assortimento di livello a prezzi corretti e a una relazione interpersonale intensa e quasi personale. Vogliamo che i nostri clienti si sentano in questo negozio, come negli altri della rete, come a casa”. In quest’ottica, trattandosi di uno store in centro città è disponibile, tramite app, il servizio di consegna, sia direttamente al domicilio sia come click & collect, soluzioni che Moderna intende applicare anche ad altri negozi eté “insegna che rappresenta il futuro su cui intendiamo investire”, aggiunge Bellini.

A questa rete articolata si aggiungono altri brand: Dimeglio, la firma che identifica la prossimità evoluta e il cui peso sul fatturato al dettaglio è di circa il 10%. “Parliamo di oltre 60 negozi che, con la loro metratura massima di 350 mq, ben si adatta ai format più piccoli, anche se a volte la utilizziamo per evitare sovrapposizioni -afferma Bellini-. Inoltre, stiamo testando con risultati particolarmente soddisfacenti anche due insegne nell’area della convenienza: X Sempre, attiva in 3 punti di vendita definisce il nostro modello di Edlp, mentre Superdis, con i suoi 7 store, si propone come una formula ibrida tra discount e supermercato, con un assortimento ristretto, un’incidenza importante di primi prezzi, ma anche di marche e di extralimentare”.

Da Gdoweek n. 1, 15 gennaio 2022

 

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