La filiera del latte e i suoi protagonisti italiani godranno di un posto in prima fila nel corso dell'Expo 2015. Padiglione Italia ha deciso infatti di farne uno degli argomenti tematici principali del percorso espositivo nazionale (del resto, il latte costituisce il primo tassello dell'alimentazione di ognuno. Giusto ricordarsene nel momento della creazione dei paradigmi dell'alimentazione del futuro).
Vince Granarolo
Si è aggiudicata la gara Granarolo, forte della sua rappresentanza diretta di 1.000 produttori associati, che ne fanno la filiera produttiva principale a base di latte italiano. Padiglione Italia cercava un protagonista capace di interpretare l'intero percorso, dal presidio agricolo alla tavola. Il tutto nel rispetto dell'ambiente e con una predisposizione verso i più giovani. Inserito in un contesto di riflessione sul food di tipo globale, il tema latte in realtà avrà poi risvolti commerciali di grande interesse e praticità a livello europeo proprio nel corso del 2015, momento nel quale scompariranno le famose quote latte introdotte nel 1984 per regalamentare i flussi di produzione all'interno della Unione.
Granarolo punta a sfruttare la presenza diretta all'Expo 2015 - dove realizzerà uno spazio di 250 mq di tipo esperienziale e didattico - con un deciso incremento delle vendite all'estero. “Ci siamo dati come obiettivo -spiega il presidente Gianpiero Calzolari- di centrare il 40% del nostro fatturato realizzato sui mercati esteri. Per noi dunque si tratta di un'occasione irripetibile di incontrare delegazioni professionali e distributive di 147 Paesi partecipanti all'Expo: a loro intendiamo sottoporre il valore qualitativo e organizzativo/gestionale della nostra filiera”. Il tema dell'internazionalizzazione diventa obbligato per la grande maggioranza delle aziende alimentari italiane, anche di dimenisoni ridotte. Tanto che i padiglioni che ospiteranno le testimonianze italiane sono raddoppiati.
Obiettivi veri e opportunità
“Dobbiamo fare tutti noi uno sforzo di memoria -ricorda a tal proposito Paolo De Castro, della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo- e ricordarci che nel 2007-2008 si arrivò all'assegnazione dell'Expo 2015 a Milano proprio a causa dell'universalità del suo tema. Non una semplice carrellata di tipicità e eccellenze alimentari italiane, ma un centro di riflessione sulle epocali sfide dell'alimentazione per tutti è quello che all'estero di aspettano di trovare. E, bisogna dirlo forte, sono molto fiduciosi di trovare”.
Sull'amore verso Expo 2015 si dice oggi più fiduciosa anche Diana Bracco, commissario generale di sezione per Padiglione Italia. “Le imprese come Granarolo diventano sempre più numerose. Segno che credono in questa manifestazione e che saranno sicuro volano di partecipazione ed entusiasmo”. Quello che finora sembra essere mancato a questa olimpiade del cibo di domani che Milano vuole offrire.
Nella foto:
da sinistra Gianpiero Calzolari, (Granarolo), Diana Bracco (Padiglione Italia) e Paolo De Castro (Commissione Agricoltura parlamento Ue)