Gli M&A Awards 2011 di Kpmg

Dopo Bulgari Parmalat. L’industria italiana è nel mirino degli investitori internazionali e non per tutti questa è una cattiva notizia. Il fatto che ci siano operatori stranieri disposti a a credere nei nosti marchi è un segno di salubrità di un mercato che -parola di Roger Abravanel- nel mondo si classifica all’88esimo posto per liberismo. E se l’alternativa per Parmalat al progetto industriale francese è una cordata capitanata da una banca e non da imprenditori meglio lasciar perdere, “perché le banche nel tempo hanno fatto molti più disastri erogando finanziamenti che non erogandoli”, come ha detto l’ex ad di Unicredit Alessandro Profumo, che anche una volta lasciato l’ufficio di Piazza Cordusio non ha perso l’occazione per lanciare una frecciata al suo competitor di sempre, Banca Intesa.
Il dibattito tra Profumo e Abravanel sul nanismo e le prospettive delle imprese italiane era il cuore della premiazione degli M&A Awards, un premio sempre più ambito promosso da Kpmg e giunto quest’anno alla sua settima edizione

I vincitori

"La manifestazione, giunta alla VI edizione ed ideata da KPMG e Fineurop Soditic con il patrocinio di AIFI e Università L. Bocconi, anche quest’anno ha voluto portare all’attenzione della business community una serie di operazioni di fusione ed acquisizione che hanno contribuito ad aumentare la competitività del sistema Paese” (dal sito Kpmg). Tuttavia occorre dire che anche il 2010 per il M&A italiano non è stato davvero un anno da ricordare, con solo 20 miliardi di euro di controvalore ed appena 280 operazioni concluse, anche se le premesse del 2011 sono molto migliori. Non sono però mancate operazioni di grande rilievo, e tra queste ci sono quelle premiate.
Sono risultati vincitori:
-per la categoria Italia su Italia: Maire Tecnimont per l’acquisizione di Sofipart e Technip KTI;
-per la categoria Italia su Estero: Amplifon per l’acquisizione di NHC Group;
-per la categoria Estero su Italia: Medtronic per l’acquisizione di Invatec;
-il premio Aziende Familiari e Finanza è andato alla Luigi Lavazza per l’acquisizione di Green Mountain Coffee Roasters.

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