I Love Poke, tre nuove acquisizioni per rafforzare la leadership

I Love Poke si rafforza con tre acquisizioni
I Love Poke scommette sul mercato italiano: acquisisce Pokescuse e Poke Kal e stringe una partnership con Giappo Italia, titolare di Giappoke, per l’espansione nel Mezzogiorno

I Love Poke scommette sul mercato italiano: acquisisce le insegne Pokescuse e Poke Kal e stringe una partnership con Giappo Italia, titolare del brand Giappoke, per lo sviluppo nel Mezzogiorno. L’operazione porterà la catena che per prima, cinque anni fa, ha introdotto il poke in Italia, a diventare leader assoluto sul territorio italiano con 230 punti di vendita entro la metà del 2023, il 30% di quota di mercato, un giro di affari di 130 milioni di euro ed Ebitda di oltre 30 milioni di euro nel 2023. “Abbiamo scelto Pokescuse e Poke Kal perché hanno fatto un ottimo lavoro e sono capillarmente presenti sul territorio nazionale" spiega Michael Nazir Lewis, fondatore, insieme alla moglie Rana Edwards, di I Love Poke.

I love Poke si riafforza con tre nuove acquisizioni
Rana Edwards e Michale Nazir Lewis, fondatori di I Love Poke

La formalizzazione delle acquisizioni di Poke Kal e Pokescuse avverrà nel febbraio 2023 e porterà a una riconversione di 66 punti di vendita (in totale tra i due marchi) entro l’estate, mentre Giappo Italia, rappresentata dall’imprenditore Enrico Schettino, diventa da subito master franchisee per il Sud Italia: il piano di sviluppo messo a punto dai rispettivi management prevede nei primi mesi di attività la conversione dei 12 store Giappoke e l’apertura di 10 nuovi punti di vendita nel Mezzogiorno che daranno lavoro ad almeno 50 persone. “Dal 2008 Enrico Schettino e il suo team sono leader nel Sud Italia per la cucina etnica e hanno sviluppato diversi format interessanti –aggiunge Michael Nazir Lewise sono certo che associandosi alla rete di I Love Poke avranno ancora più successo".

Poke, un mercato ancora in espansione

La seconda edizione del report Il mercato del Poke in Italia, presentata a fine settembre 2022 da Growth Capital in occasione della Giornata Mondiale del Poke, delinea un quadro più che roseo per questo piatto (che in realtà è una bowl, una ciotola) tipico della cucina hawaiana: se a livello mondiale continua il trend positivo (con Cagr a +8,4% nel quadriennio 2022-2026) in Italia ha fatto registrare tassi di crescita a tripla cifra, con opportunità di ulteriori sviluppi. Nel nostro Paese il giro d’affari è salito da 151 milioni di euro del 2021 a 328 milioni a giugno 2022 (+117%), e ancora più forte l'incremento in termini di punti di vendita aperti, diventati 820 nel 2022 (+140% rispetto al 2021). Per il 2026 si attende un Cagr del 20% che potrebbe far volare il mercato a quota 689 milioni di euro.

“Il successo del poke in Italia –conclude Lewisci rende orgogliosi di essere stati i primi a a scommettere su questo piatto e sul format verticale. Oggi la nostra è una realtà che dà lavoro a oltre cinquecento persone fra addetti in store e uffici: puntiamo molto sulla formazione del nostro personale e sulla qualità del prodotto, siamo gli unici ad avere un centro unico di produzione di oltre 4.000 mq per la preparazione delle materie prime di base che poi distribuiamo in tutti i punti di vendita in Italia. Crediamo molto nella sostenibilità, siamo l’unica catena di poke certifica ASC/MSC per il pesce, siamo plastic free e puntiamo molto sulla ricerca e l’innovazione nel food tech”.

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