Il Macfrut nel 2009 si sposta da aprile a novembre

Dopo 25 anni, Macfrut nel 2009 cambia data spostandosi da aprile a ottobre (7-8-9). Questo ai fini del rafforzamento della sua centralità come fiera di sistema, visto l'interesse da parte della maggioranza dei paesi dell'Europa e del Mediterraneo per una sua collocazione tra la chiusura della campagna estiva e l'inizio di quella autunnale. "Anche perché il cambiamento della data rientra in una strategia di internazionalizzazione di Macfrut come finestra sul sistema Italia -ha affermato Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera in occasione della presentazione dell'edizione 2009 all'Ice martedì 11 novembre- e come baricentro produttivo e logistico dell'Europa, snodo strategico tra le rive del Mediterraneo e i mercati Nord europei, conferendo all'Italia la grande possibilità di essere la piattaforma del Mediterraneo".

Nell'edizione 2008 i visitatori sono stati 21.000 di cui 98% operatori professionali e di questi il 23% erano esteri, con 80 delegazioni ufficiali di Paesi stranieri.

Export essenziale per l'ortofrutta italiana
A conferma del ruolo cardine dell'export, i dati presentati (fonte Gfk-Iha) parlano chiaro. Sebbene i consumi di frutta e verdura interni siano in calo, anche se lieve, nei primi 8 mesi del 2008 c'è stato un aumento significativo dell'export: +16,9% rispetto al 2007, con conseguenze positive sul saldo che passa dai 351,3 ai 532,7 milioni di Euro (+51,6%).
Del resto Paolo Bruni, presidente Fedagri, sempre nel corso della presentazione all'Ice, ha così commentato la situazione “L’Italia è il primo produttore di ortofrutta del mondo, secondo solo alla Cina, con una produzione totale pari a 24,6 milioni di tonnellate nel 2007 (9,3 di frutta e 15,3 di ortaggi), mentre i consumi interni da anni non vanno oltre gli otto o nove milioni di tonnellate. Se non riusciamo a consumare neanche un terzo di ciò che produciamo è evidente come il nostro paese sia oggi più che mai drammaticamente condannato alla esportazione”.

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