Il piano di rilancio Unicoop per la Campania trova ostacoli

Il Sole 24 Ore di oggi riporta la notizia dell'esito negativo del referendum dei 700 lavoratori campani sul piano di riassetto dei 5 negozi della Campania: gli iper di Afragola e Quarto, il superstore di Avellino e i supermercati di Santa Maria e Arenaccia a Napoli.
Oltre il 70% dei dipendenti ha bocciato il piano industriale di Unicoop Tirreno presentato ai sindacati che prevede la costituzione di una nuova società nella quale Unicoop avrebbe il 51% e il rimanente a una cordata di imprenditori campani, fra cui Catone Group, operante nella logistica.

Proprietà dei pdv trasferita entro giugno
Dopo aver trasferito i punti di vendita alla nuova società la gestione commerciale sarebbe affidata a Catone che provvederebbe a una revisione profonda dei costi logistici. Il Sole 24 Ore parla di cassa integrazione per parte dei dipendenti, riduzione della superficie di vendita ad Afragola e Quarto, esuberi riassorbibili nei negozi di prossima apertura (Salerno e Napoli), nessuna contrattazione di secondo livello, congelamento temporaneo dell'anzianità, riassunzione nella newco con due livelli inferiori per 24 mesi e riduzione dei canoni di affitto.

Obiettivo pareggio in 2 anni
In 2 anni si dovrebbe arrivare al pareggio e al mantenimento dell'occupazione. L'opinione dei sindacati è che il piano è inaccettabile perché "la newco e il piano industriale smantellano diritti e salario" e "cancelliamo l'ipotesi Catone Group e torniamo a trattare per cercare una soluzione nel quadro del contratto cooperativo". Di diverso avviso Unicoop perché solo l'anno scorso Ipercoop Tirreno ha perso tra i 12 e i 13 milioni e le vendite tra dicembre e gennaio tendono ancora a scendere, non solo ma il fatturato dell'iper di Afragola è scivolato in pochi anni da 90-100 milioni ai 46 del 2012. Insostenibili a questo punto gli affitti che incidono per oltre il 6% del fatturato. Dopo il voto negativo, il direttore finanziario Fernando  Pellegrini conferma che si stanno valutando percorsi alternativi, anche se una soluzione va trovata in fretta nelle prossime settimane.

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