Il Salone del Gusto dove cibo e ambiente sono sostenibili

Per questa edizione del Salone del Gusto e Terra Madre (dal 23 ottobre al Lingotto di Torino), in linea con la sua filosofia del buono, pulito e giusto, Slow Food ha affrontato la manifestazione anche in chiave di sostenibilità ambientale, attraverso un progetto -realizzato in una visione sistemica- in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino, Disegno Industriale - Politecnico di Torino, Fondazione Zeri, Novamont e ad altri partner.

Più pulito è meglio
Sono diversi gli ambiti della manifestazione coinvolti, quali gli allestimenti (eliminazione moquette), la produzione di rifiuti (sistema di dismissione che punta al 50% di differenziazione), gli imballaggi (shopper biodegradabili, packaging in vetro per i Presidi, sistema di raccolta e dismissione delle bottiglie in Pet, valorizzazione packaging in acciaio),  i materiali per la fruizione del cibo (kit di stoviglie monouso in Mater-Bi di Novamont), la mensa di Terra Madre e quella Ideale, la logistica per il trasporto delle merci e la mobilità dei delegati e dei visitatori di Terra Madre (automezzi a ridotto impatto ambientale, incentivi per l'utilizzo dei mezzi pubblici ecc), le risorse energetiche e le emissioni di CO2.

Il cibo nel piatto giusto
La distribuzione di prodotti monouso biodegradabili e compostabili porterà, secondo le stime progettuali, alla produzione di circa 11.000 Kg di compost dalla raccolta di 27.000 Kg di rifiuto organico.  Dall'analisi di LCA (Life Cycle Assesment) svolta confrontando un pasto somministrato attraverso prodotti monouso compostabili e prodotti monouso in plastica tradizionale emerge che i Kg di CO2 risparmiata sono pari a  68  Kg/1000 pasti (dato appositamente rivisto per il Salone del Gusto di Torino in ragione di una prevedibile riduzione dei residui di cibo). Il risparmio complessivo di CO2 ipotizzato, secondo le stime progettuali, equivale a circa 450 auto in meno circolanti a Torino ogni giorno, durante i 4 giorni della manifestazione  (50 Km per auto ogni giorno). In termini energetici, l'energia non rinnovabile risparmiata sarà di 515KWh/1000 pasti, che, sempre nelle ipotesi date, equivale a non accendere per ognuno dei 4 giorni del Salone del Gusto circa 26.000 lampadine da 50 W.

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