Italiani meno pessimisti sui consumi secondo Nielsen

Italiani meno pessimisti sul loro futuro. Lo dice l'ultima rilevazione del Global Survey di Nielsen.  Dall'analisi sul sentiment dei nostri connazionali emerge che il 54% degli Italiani non crede che esistano le condizioni perché il Paese possa uscire dalla spirale recessiva nei prossimi dodici mesi, contro un dato medio europeo pari al 64% e globale del 51%. Il 13% degli intervistati pensa, però, che ci siano margini di superamento della crisi a fronte di una media europea dell'11% e globale del 20%.

Lavoro e consumi
Per quanto riguarda le prospettive di lavoro nei prossimi 12 mesi, il 91% del campione ha un giudizio del tutto negativo, ben al di sopra della media europea (+18 punti) e, soprattutto, di quella globale (+42 punti). L'8% le considera buone (23% media europea, 47% globale), in linea con il dato medio 2012.
 
 
La propensione al consumo fa registrare un incremento rispetto al trimestre precedente: infatti, è diminuita di tre punti percentuali la quota del campione che considera mediocre o pessimo il momento presente per acquistare ciò che “si desidera” o di cui si “ha bisogno”, passando dal 92 all'89%; ha fatto registrare un incremento di 3 punti il numero di coloro che ritengono quello attuale un buon momento per fare acquisti. La cauta apertura ai consumi rilevata è stata anche indotta dalle variazioni tendenziali dell'inflazione, meno intense rispetto al passato recente (+1,9% rispetto a febbraio 2012): ciò conferma che la contrazione dei consumi - specie interni - sta avendo conseguenze sui prezzi.

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