La ristorazione potenzia l’attrazione dei centri commerciali

La ristorazione guida la crescita di fatturato dei centri commerciali con un incremento 3 volte superiore alle altre categorie merceologiche

La ristorazione è il comparto che va meglio all'interno dei centri commerciali. Lo conferma Roberto Zoia, presidente del Cncc, organismo rappresentativo a livello nazionale di una vera e propria industria, quella degli shopping center. All'interno dei quali, secondo il Rapporto Deloitte, in collaborazione con Cncc e Aigrim, presentato oggi da Tommaso Nastasi, senior partner di Deloitte Italia, la ristorazione ha raggiunto un volume d'affari pari a 5,6 miliardi di euro (su un valore totale del mercato pari a 82 miliardi). La crescita, guidata anche dalle affluenze nei centri commerciali, corrisponde a +7% nel 2023 rispetto al 2022. Nello specifico, dal 2022 al 2023, l’incidenza dei ricavi della ristorazione sul totale fatturato dei centri commerciali è passata da 9,7% all’11,2% a livello nazionale, sul panel analizzato dall’Osservatorio. Il numero di consumazioni per ingresso nei centri commerciali è rimasto stabile rispetto al 2022.

La previsione per il 2024, a livello di sentiment, volge alla crescita, particolarmente trainata dai grandi centri del Nord Ovest e dal Sud e Isole. Dal punto di vista degli operatori di ristorazione, la crescita del foodservice nei centri commerciali sarà costante ma contenuta, guidata in particolare dai fast food, per i quali si prevedono aumenti a doppia cifra tra 2023 e 2024.

Il mercato della ristorazione a livello globale vale 2.795 miliardi di euro nel 2023. Le prospettive dei prossimi anni sono positive, con tasso di crescita media annuo (Cagr) 2023-2028 del 3,8% e un valore che si aggira intorno ai 3.367 miliardi di euro nel 2028. In questo scenario, l’Italia, per il 2023, raggiunge un valore di 82 miliardi di euro, confermando il proprio peso del 3% sul mercato della ristorazione globale, e prevede una crescita media 2023-2028 a +2,1%, trainata principalmente dai Quick Service Restaurant, per i quali si figura un Cagr 23-28 del +2,5%, versus +1,9% per i Full Service Restaurant.

“I dati dell’Osservatorio realizzato da Deloitte e nato dall’iniziativa di Aigrim e Cncc sono un’ulteriore conferma di quanto il nostro comparto sia di rilevanza strategica per il nostro Paese. Nonostante lo scenario geopolitico sembri riportare un clima di sfiducia sui consumi, l’outlook per i prossimi 5 anni di un +3,8% è un segnale positivo -commenta Cristian Biasoni, Presidente di Aigrim-. E il tema della tutela e della salvaguardia del benessere delle nostre persone diventa imprescindibile. Non si può parlare di crescita, se non associata a un nuovo paradigma lavorativo applicato anche a chi, nel settore, ci lavora. Possiamo fare molto in termini di welfare, di formazione e di benefit ed è giunto il momento di lavorare di concerto a un modello, attrattivo per le nuove persone e attento per chi già ci lavora”.

“I risultati dell’Osservatorio affidato da Aigrim e Cncc a Deloitte presentati oggi confermano l’importanza della ristorazione nel business dei centri commerciali -ribadisce Roberto Zoia, presidente del Cncc-. L’offerta food&beverage è, infatti, diventata un’ancora trainante per l’andamento positivo che stiamo riscontrando da oltre un anno nella nostra industria, grazie a un’offerta che ha saputo evolversi e intercettare le richieste di clienti sempre più esigenti, anche dal punto di vista della qualità e della comodità del servizio. Obiettivo di questo Osservatorio è anche prevedere i trend futuri, che si possono identificare da un’analisi puntuale del settore, così da anticipare eventuali cambiamenti e inevitabili assestamenti dopo un periodo di grande sviluppo come quello attuale”.

Per i prossimi anni si prevede una crescita moderata del volume d'affari dei centri commerciali, ma la ristorazione si conferma il principale driver di sviluppo tra le diverse categorie merceologiche, con il fast-food che rileva un'attesa di crescita a doppia cifra superiore rispetto agli altri formati di Food Service” commenta Tommaso Nastasi, senior partner di Deloitte Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome