Le campagne di solidarietà di Coop per Africa e Ucraina

#Esg. Le due campagne solidali di Coop, #coopforafrica e #coopforucraina hanno permesso di raccogliere la cifra di 3 milioni di euro

Negli ultimi dodici mesi Coop ha lanciato due campagne solidali, la prima #coopforafrica partita a fine 2021 e la seconda #coopforucraina a inizio 2022. Entrambe hanno totalizzato una raccolta di quasi 3 milioni di euro a cui hanno partecipato tutte le cooperative del mondo Coop e i quasi 216 mila donatori (rispettivamente oltre 1 milione e 600 mila euro per la prima e quasi 1 milione e 300 mila per la seconda).

Gli interventi in Ucraina

A conclusione delle campagne, Coop rende note le modalità di spesa della raccolta. In Ucraina sono stati attivati vari interventi di assistenza e protezione della popolazione civile, UNHCR è riuscita a raggiungere e aiutare oltre 3 milioni di persone. Ha consegnato
489 convogli di aiuti umanitari nelle aree più colpite e ha assicurato beni essenziali per la sopravvivenza, tra i quali cibo e abiti invernali, a oltre 1 milione di persone. Sant’Egidio, presente in Ucraina dal 1991 con una rete di comunità composte da cittadini ucraini, ha distribuito tra i rifugiati interni alimentari, vestiario, saponi, detersivi. Sono state così raggiunte 110 località in quasi tutte le regioni del Paese, comprese quelle oggetto di conflitto, e anche 150 strutture sanitarie a Kiev, Kharkiv, Donetsk e Mykolaiv. La donazione di Coop ha poi contribuito all’attivazione del treno-clinica di Medici Senza Frontiere: un convoglio di emergenza che viaggia e trasporta ad Ovest del Paese i pazienti e le persone fragili come anziani, bambini, malati oncologici, dando loro la possibilità di non interrompere i cicli di cura molto spesso vitali. Oltre a accogliere e assistere i feriti nel conflitto armato.

Le attività in Africa

Per quanto riguarda la campagna per le vaccinazioni in Africa, prima di tutto sono stati realizzati importanti attività per l’informazione della popolazione sui benefici della vaccinazione che vanno dalla formazione dei volontari alla creazione e diffusione di materiale informativo distribuito alle popolazioni, dai programmi radiofonici che parlano della malattia alle cliniche mobili collocate in luoghi estremamente popolari come
mercati e porti. Oltre alla vaccinazione di 300 mila persone, si è investito sulle attrezzature per mantenere la catena del freddo e inceneritori per lo smaltimento dei materiali di scarto e sulla formazione di medici e infermieri locali.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome