Le nuove declinazioni del vino in store

Coop Monza
Tra ambientazioni rinnovate, assortimenti in stile enoteca e focus sul localismo, il reparto sta cambiando pelle (da Gdoweek 17, 2021)

 

Da sempre il vino rappresenta uno dei reparti più significativi delle superfici della gdo, a prescindere dalla loro superficie, attraverso il quale le insegne esprimono il proprio dna in termini di offerta, ambientazione e servizi. Proprio per renderlo più distintivo e punto di riferimento nel percorso di acquisto, negli ultimi tempi, diverse catene hanno ripensato il reparto in termini di dimensioni e ambientazioni per dargli maggiore carattere, anche come probabile effetto del Covid, che ha segnato un momento positivo per le vendite di vino.

Un approccio, che ha coinvolto tutti i formati, dagli ipermercati ai discount, in uno sforzo di rendere più leggibile l’assortimento (come ha fatto Famila nello store di Vicenza di Unicomm/Selex dove ha creato uno spazio personalizzato più ampio con un nuovo lettering) piuttosto che alzandone il posizionamento e valore, sia con un’offerta premium sia con nuovi servizi; così la figura del sommelier (presente in molti store e insegne) a volte è stata sostituita da soluzioni tecnologiche innovative, come ha deciso Iper, La Grande i a Rozzano (Mi), inserendo un totem in grado non solo di suggerire il vino più adatto per il consumatore, ma anche di dirgli esattamente in quale corsia si trova e a quale livello dello scaffale. Tecnologia abbinata ai servizi, anche da Decò Gourmet (Gruppo Arena/VéGé) con il suo apparecchio per raffreddare le bottiglie (utilizzato anche da altre insegne, come Conad e Finiper).

Il riposizionamento del reparto vino, in alcuni casi, ha significato anche uno spostamento nel layout, per avvicinarlo ai freschi, gastronomia in particolare: è il caso di Spazio Conad, che, nelle versioni più evolute dell’insegna, ha deciso di collocare il vino accanto alla piazza dei freschi per sfruttare meglio la complementarietà del mondo vino (suddiviso per aree geografiche invece che per regioni) con carne, pesce, salumi e piatti pronti. Anche Esselunga, nello store di Varese, sta testando la vicinanza tra enoteca e gastronomia, con l’obiettivo di creare percorsi di spesa più veloci, un esperimento ancora in fase di valutazione.

Non si tratta di un test, ma della scelta di aderire alle esigenze del bacino di utenza l’assortimento che Esselunga ha costruito nello store laEsse di via Mercato a Milano: qui, in aggiunta all’offerta classica, che già presidia un posizionamento medio alto in termini di qualità con prezzi adeguati anche se convenienti, è stata creata una vera e propria cantina climatizzata con un assortimento di fascia elevata, che arriva anche alla presenza di bottiglie con prezzi superiori agli 800 euro. Si tratta di prodotti scelti tra le etichette premiate come top nelle classifiche mondiali del vino. Una scelta per intenditori, che richiede la presenza fissa di un sommelier, in grado di spiegare nei dettagli le caratteristiche uniche di questi vini e del relativo prezzo.

Il fascino dell’enoteca e della cantina non ha “ammaliato” solo Esselunga, ma anche Conad che, nel Conad City di via Circo, sempre a Milano (destinato a diventare un Sapori&Dintorni), sta costruendo un’enoteca più classica con etichette di fascia medio alta al piano inferiore dello store, per colmare un vuoto di offerta rilevato nella zona di appartenenza.

Anche Manzini&Co (Gruppo Realco, D.IT Distribuzione Italiana), a Imola (Bo), in via Di Vittorio 70 ha inserito una zona enoteca con porte automatiche per garantire temperatura e umidità controllata. Questo spazio, pensato per valorizzare i localismi, ospita, a rotazione, circa cento etichette di pregio sia del territorio sia di altre zone vocate, che possono essere degustate nella relativa area riservata.

La cura nei confronti di questo reparto si manifesta anche attraverso le adiacenze: se la Cantina dell’Iperstore di Carini (Pa) di Gruppo Arena propone, classicamente, bicchieri e caraffe e tutto quello che serve per una tavola curata e raffinato, adeguato al vino, Migross (VéGé) nel superstore di Castenedolo (Bs) ha creato un piccolo reparto di cartoleria, con biglietti d’auguri e sacchetti regalo, sottolineando il ruolo del vino come regalo per diverse occasioni. Logica di complementarietà spinta anche nei salumi in tranci, affiancati nel banco refrigerato, da una scelta di spumanti e vini in maxi formato. (da Gdoweek n. 17, 15 novembre 2021)

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