Obiettivo ambizioso, ma fattibile, quello di Lidl Italia: arrivare a 1.000 supermercati entro il 2030 sul territorio nazionale

Obiettivo ambizioso, ma fattibile, quello di Lidl Italia: arrivare a 1.000 supermercati entro il 2030 sul territorio nazionale. Diventerebbe una delle prime 5 realtà della distribuzione succursalistica, alle spalle di Coop, Carrefour, Eurospin, Pam ed Md (fonte: Mark Up, gli ipermercati, le centrali d'acquisto e i centri commerciali in Italia, 2020-2021, pag. 32). Oggi, con una squadra di 20.000 persone e 700 punti di vendita, ha chiuso il 2021 realizzando un fatturato di quasi 6 miliardi di euro (5,9 miliardi di euro) con una crescita del 6,9% sull’anno precedente.

Nella presentazione del piano aziendale dei prossimi tre anni (“Insieme per uno sviluppo sostenibile: persone, prodotti, investimenti”), in occasione dei 30 anni di attività in Italia, uno studio di Sda Bocconi (“Il contributo di Lidl al Sistema Italia”, presentato da Maurizio Dallocchio, professore di corporate finance alla Sda Bocconi), ha analizzato l’impatto economico di Lidl sul sistema Paese.

Gli investimenti di Lidl in Italia

Nel triennio 2022-2024 Lidl Italia investirà sul territorio nazionale 1,5 miliardi di euro per l’apertura di 150 nuovi punti di vendita e per il potenziamento della rete logistica, per rendere l’approvvigionamento della merce verso i supermercati ancora più funzionale.

Per rafforzare la struttura logistica sono già in corso i lavori per la nuova sede regionale, ad Assemini (Cagliari), che ospiterà il 12° deposito sul territorio nazionale. Una premessa fondamentale per raggiungere quel traguardo che dagli attuali 700 supermercati porterà Lidl ai 1.000 entro il 2030.

Gli investimenti aumenteranno l’organico, con la creazione, entro il 2024 di oltre 6.000 posti di lavoro.

Siamo un’azienda che ha fatto dell’evoluzione una costante del proprio percorso -commenta Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia-. Siamo cresciuti senza mai perdere di vista la nostra identità e costruendo, giorno dopo giorno, un forte legame con i clienti, con il territorio e le comunità in cui operiamo. Immagino i prossimi 30 anni ricchi di nuovi ambiziosi traguardi che segneranno il nostro percorso di miglioramento continuo, con la volontà di essere sempre più il punto di riferimento per la spesa degli italiani, un datore di lavoro attrattivo e una realtà in grado di portare valore aggiunto nei territori in cui opera quotidianamente. Questa è la nostra missione”.

L’impatto economico sul Paese

Secondo la ricerca Sda Bocconi, nel 2020 Lidl ha generato impatti complessivi sul Pil -tra ricadute dirette, indirette e indotte- pari a circa 3,5 miliardi di euro, il 13% del valore totale realizzato dai principali player della Gdo in Italia. Un valore superiore del 3% rispetto all’impatto medio delle realtà che operano nel settore.

La forza lavoro di Lidl è il 7% (91.000 occupati) degli occupati diretti, indiretti e indotti impiegati nella Gdo in Italia (1,3 milioni). Il 20% dell’occupazione generata deriva da effetti diretti, il restante 80% è originato da impatti indiretti e indotti. Lidl Italia è il terzo attore della Gdo in Italia a livello di occupazione.

Valorizzazione della filiera agroalimentare italiana

Vantando una diffusione da multinazionale (presenza in 31 Paesi, 11.900 punti di vendita), Lidl Italia svolge anche un ruolo strategico per la filiera agroalimentare italiana, contribuendo all’export delle eccellenze made in Italy nel mondo. Insomma, un motore di crescita per le piccole e medie imprese italiane. Nel 2021 i fornitori italiani di Lidl hanno esportato prodotti per un valore complessivo di 2 miliardi di euro, di cui oltre 550 milioni generati dall’ortofrutta. In termini percentuali, da sola Lidl esporta il 10% del valore totale di export di frutta e verdura italiana a livello globale.

Sviluppo sostenibile

Sul fronte della sviluppo sostenibile o a impatto zero, Lidl Italia conferma l’obiettivo della decarbonizzazione dei trasporti entro il 2030 e, sempre entro lo stesso anno, della riduzione del 48% delle emissioni da Scope 1 e Scope 2. Continuerà a investire nel potenziamento della sua flotta di camion green (il 30% dei mezzi è attualmente alimentato da combustibili sostenibili) e a ridurre l’impronta di carbonio all’interno dei punti di vendita e delle strutture logistiche. "Oggi il 40% degli immobili è dotato di impianti fotovoltaici -aggiunge Massimo Silvestri- che coprono il 50% del fabbisogno elettrico". In collaborazione con il Banco Alimentare, Lidl proseguirà nella riduzione degli sprechi di cibo, collaborazione che in quattro anni ha permesso di raccogliere e donare oltre 26.000 tonnellate di merce, equivalenti a 52 milioni di pasti.

Nell'ambito dei benefici indiretti che Lidl Italia genera per i comuni e quindi per la cittadinanza, riprendiamo un altro dato interessante dallo studio Sda Bocconi: dal 2016 al 2020 Lidl Italia ha versato in Italia imposte Ires e Irap per un valore di 291 milioni di euro, una somma con la quale il comune di Milano avrebbe finanziato per circa 3 anni la spesa in tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Da solo Lidl ha contribuito nel 2020 all'1,5% del gettito nazionale Ires e Irap.

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