L’industria del food risparmia sulla comunicazione

L'industria alimentare sta progressivamente diminuendo gli investimenti in comunicazione. Negli ultimi quattro anni, secondo le stime di Nielsen Media Research, il valore dell'advertising si è ridotto del 5,5%, passando dai 1.162 milioni del 2003 ai 1.098 milioni del 2007 e nel primo quadrimestre di quest'anno si è registrato un ulteriore decremento (-3,7%). Nonostante il trend negativo, il food rimane comunque il settore più importante del mercato pubblicitario, anche se la distanza dall'automotive, che è al secondo posto del ranking, si è ridotta.

I big spender continuano a investire
Entrando nel dettaglio, gli andamenti sono diversi a seconda dei singoli comparti: cresce la spesa di gelati, prodotti dietetici, bevande base latte, condimenti surgelati, alimentari di base e diminuisce quella di pasta e riso, latticini, linee di prodotti da forno, caramelle senza zucchero e cioccolatini. Continuano a puntare molto sull'advertising soprattutto le grandi multinazionali italiane ed estere che devono comunicare innovazioni e novità di prodotto, informare su promozioni e offerte e potenziare i livelli di notorietà. La classifica dei Top Spender del 2007 è, infatti, guidata da Ferrero, Barilla, Unilever, Perfetti Van Melle, Gervais Danone, Nestlè, Kellog's, Kraft Food, Cameo, Muller. Queste dieci aziende hanno investito oltre 600 milioni in comunicazione, pari al 7% del totale advertising e a oltre la metà dell'intero settore food. Rispetto al 2006 questi gruppi hanno mantenuto, nel complesso, lo stesso livello di spesa pubblicitaria, quindi il trend negativo del comparto è da attribuire principalmente ai disinvestimenti delle piccole e medie aziende.

La televisione resta il mezzo leader
In termini di scelta dei mezzi di comunicazione le aziende alimentari privilegiano in massa la televisione (84,5%) e agli altri canali destinano quote decisamente marginali (stampa periodica 7,1%, radio 3%, quotidiani 2,6%, cinema 1%). Anche Internet è ancora poco sfruttato dai player del food (0,4%) a differenza di quanto avviene nel resto del mercato. Gli investimenti nella rete nell'ultimo anno, infatti, sono cresciuti del 43% (282 milioni di euro), un dato superiore a quello di cinema e affissioni e subito alle spalle di quello della radio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome