Lingotto, la nuova food court è il baricentro della galleria commerciale

Il centro commerciale Lingotto ha pressoché completato la nuova food court con un mix di insegne che coprono tutti i principali target dello storico edificio torinese

La nuova food court del centro commerciale Lingotto a Torino è quasi full: stanno arrivando Bubble tea e Capatoast, poi siamo al completo. Al netto di questi arrivi i locali sono 19, per una Gla ristorazione (4.000 mq) che ad oggi equivale al 10% di quella totale. Sette ristorazioni (McDonald’s, Kfc, Rossopomodoro, Old Wild West, Wiener Haus, Roadhouse e Yoyogurt) erano già nell’offerta precedente e hanno mantenuto, alcuni di essi riposizionato, il brand all’interno della galleria. Le principali insegne, in termini di metrature, sono Kfc con circa 440 mq di Gla, Rossopomodoro e Wiener Haus con circa 350 mq, McDonald’s con quasi 300 mq. La nuova offerta di ristorazione si rivolge quindi non solo ai visitatori della galleria commerciale, ma anche di tutte le persone che transitano quotidianamente nella struttura durante la pausa pranzo per motivi di lavoro o di studio, pari a oltre 5.000 unità prima del Covid, e, infine, completa l’esperienza di leisure nella fascia serale, caratterizzata dalla presenza del multiplex Uci Cinemas da 11 sale. I lavori sono iniziati nel corso del 2020 e l’investimento complessivo è stato pari a circa 3 milioni di euro. "Per ora la sinergia con l'Uci Cinema si sente poco soprattutto la sera perché il cinema deve ancora riprendere il pieno ritmo -precisa Roberto Limetti, managing director prader- ma confidiamo molto nelle prossime settimane".

L’offerta soddisfa tutti i principali target, dai giovanissimi a una clientela più matura, con servizio al tavolo (e soluzioni dallo standing più elevato in termini di immagine e pricing, come il ristorante giapponese, Crudo) e attività più votate all’asporto e al consumo veloce. A questo proposito c’è un’area dedicata ai rider, per facilitare il delivery di tutti operatori del Lingotto che lo prevedono. È previsto un ampliamento di questo spazio.

Promotori di questo intervento sono AXA IM Alts e Pradera, che nel 2018 hanno acquisito l’immobile e avviato un progetto di restyling e ampliamento, culminato con la valorizzazione e l’incremento dell’offerta food.

“Il 10 ottobre del 2019 abbiamo presentato alla stampa un ambizioso progetto di riqualificazione e ampliamento del centro commerciale Lingotto -commenta Roberto Limetti, managing director di Pradera–. L’idea era di potenziare di oltre 8.000 mq l’area dedicata al retail, aggiungendo all’esistente 8Gallery un padiglione (Pad 5) della fiera di Torino e di collegarla con il resto della galleria, di ristrutturare gli oltre 25.000 mq esistenti e, infine, di creare una nuova e moderna area di ristorazione in Corte 1 nella zona prospicente l’ingresso del cinema. Tutto ciò appariva una missione ardita già in un mercato immobiliare stabile, per cui pensare di realizzarlo durante la peggiore pandemia dell’ultimo secolo sarebbe stato percepito come una follia. Invece siamo qui, oggi, a testimoniare che lo si poteva fare e, anzi, che lo si è. Nonostante le ben note vicissitudini che ci hanno colpito come settore dalla fine del 2019 a tutto il 2021, siamo riusciti a consegnare ai nostri investitori e alla città di Torino un Lingotto ampliato, rivitalizzato, ripensato, innovativo, moderno, integrato con il tessuto urbano e sociale ed ecologicamente più sostenibile”.

Da sinistra Fabrizio Cardamone (dir. del centro commerciale Lingotto), Roberto Limetti (managing director Pradera) e Andrea Galeazzi (senior asset manager Pradera)

“Oggi il centro commerciale Lingotto può essere considerato un punto di riferimento per lo shopping e il tempo libero in città -aggiunge Fabrizio Cardamone, direttore del centro commerciale Lingotto, in quota Savills-. La sua offerta così ricca e variegata è capace di soddisfare le esigenze delle famiglie torinesi, ma anche di assecondare le nuove tendenze che vedono gli shopping centre sempre più come luoghi in cui vivere esperienze di acquisto complesse, in cui il fattore emotivo e la gratificazione personale assumono un ruolo fondamentale per gli individui. La nuova food court, arricchita con un’offerta completa e trasversale ai vari cluster di clientela, costituisce un forte polo di attrazione per il Lingotto, all’altezza della qualità della struttura e delle aspettative dei frequentatori, siano essi i consumatori o le centinaia di persone che giornalmente vi lavorano È stata davvero un’operazione lungimirante per dare nuova linfa allo shopping centre dopo due anni decisamente complicati e un ottimo modo per festeggiare i vent’anni di vita del Centro”.

Ristorazione per tutti i gusti

“Per completare il rilancio di Lingotto –prosegue Limetti- abbiamo deciso di regalare ai nostri clienti una moderna zona dedicata alla ristorazione, accogliente, luminosa, comoda e vivace, in prossimità dell’ingresso al multisala Uci. L’obiettivo è stato quello di attivare sinergie naturali tra food e leisure, mai pienamente sfruttate sino ad ora. Il progetto è stato realizzato con l’inserimento di nuovi marchi, tra cui Poke House, Giovanni Rana, La Piadineria, Burger King, Domino’s Pizza, Bun Burgers, Panini Durini e Grom, solo per citarne alcuni, e il rafforzamento e/o riposizionamento di marchi già presenti quali Old Wild West, Rossopomodoro e Wiener Haus. Abbiamo anche cercato di soddisfare la richiesta per una ristorazione etnica di medio alto profilo con l’inserimento di un ristorante giapponese alla carta, Crudo, che completasse l’offerta e rispondesse all’esigenza sia di un pranzo o cena veloce sia di una formula di consumo più tradizionale”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome