Microimprese alla riscossa, tra artigianato e innovazione

Sono piccoli ma determinati, con produzioni altamente specializzate per segmenti di mercato da riscoprire o da inventare ex novo (da Gdoweek 4 - 2016)

Sono piccoli ma determinati, con produzioni altamente specializzate per segmenti di mercato da riscoprire o da inventare ex novo

Sono piccole, spesso piccolissime. Eppure, messe insieme, raggiungono quote di mercato rilevanti, che toccano e a volte superano il 5%. Parliamo delle microimprese che, negli ultimi tempi, si sono affermate in alcuni segmenti del food. Pensiamo al comparto caseario, a quello dell’olio oppure della birra artigianale. Questo ultimo, in particolare, rappresenta una case history significativa a fronte del  trend di crescita registrato. Lo dimostrano chiaramente l’indagine realizzata da Altis per Unionbirrai:  dal 2013 al 2015 i produttori di birra artigianale sono cresciuti sia in termini di fatturato (il 60% supera i 100mila euro) sia in termini di dimensioni (oltre la metà si avvale di 1-2 persone a tempo indeterminato).  Non solo: la produzione media, che nel 2011 era pari a 450 ettolitri, raggiunge oggi quota 622 ettolitri. A indirizzarsi verso questo settore sono in prevalenza i giovani: under 35, con alle spalle formazioni ed esperienze diverse, che decidono di trasformare la propria passione in una professione.

L’articolo completo su Gdoweek n. 4 – 2016 con le case history di Collina D'Oro, Madreterra, Molino sul Clitunno, Società agricola Pessina

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