Nielsen: il grocery è prossimo a invertire la tendenza negativa

Segnali d’inversione di tendenza in Italia per i volumi del largo consumo. Ad affermarlo è Romolo de Camillis (nella foto), direttore retail di Nielsen Italia durante il convegno “Quale futuro per la promozione delle vendite” tenutosi in occasione del Cibus. Considerando l’orizzonte temporale 2008 - primi quattro mesi dell’anno, emerge come dopo i segnali negativi registrati nel 2012 e 2013, il trend del Grocery a valore e il volume di vendite a prezzi costanti abbiano cominciato a risalire rispettivamente del +0,8% e +0,3%.

De Camillis ha evidenziato anche un cambiamento radicale nel contesto distributivo soprattutto per quanto riguarda l’ambito retail che da una fase di sviluppo è passato a una fase di maturità. Una conferma viene dalla scelta strategica di riduzione dell’offerta di superficie da parte di ipermercati e supermercati; dopo anni di costante crescita della metratura media - passata dai 10.000 mq del 2007 agli 11.409 del 2014 - la percentuale riscontrata nei primi tre mesi del 2014 è in calo dello 0,5%.
 Ai tradizionali ipermercati e supermercati si stanno sempre più affiancando i discount (con una crescita in termini di fatturato del +11,4% nel periodo 2010/2013) e i drugstore (+7,8% nel periodo 2010/2013).

Secondo i dati Nielsen ShopperTrends Italia 2013 la risposta delle famiglie italiane rispetto alla crescita dei prezzi vede al primo posto - come intenzioni dichiarate - la risposta “Compro solo l’essenziale e taglio il superfluo”, seguita a brevissima distanza proprio dalla “Ricerca attiva di prodotti in promozione. La decisione di comprare meno in generale si attesta al terzo posto e al quarto l’indicazione di passare a marchi più economici. In ultimo, la strategia di acquisto in quantità per ottenere prezzi migliori.


Per Nielsen, il prossimo futuro confermerà un ruolo attivo delle promozioni che torneranno a far crescere il largo consumo. Considerando i dati a marzo 2014, i trend di acquisto delle famiglie (comparati all’anno precedente) indicano come, per gli ipermercati, gli acquisti in promozione contino per il 33,5% e le vendite in promozione per il 34,7%. Passando ai supermercati, le percentuali sono rispettivamente 31% e 28,3%. Per i discount gli acquisti in promozione contano per il 16,4%, quasi la metà (8,8%) le vendite in promozione. Significative le percentuali per gli special drug: 33,1% acquisti in promo, 23,8% vendite in promozione. In ultimo i piccoli negozi alimentari vedono al 13,9% gli acquisti in promo e all’8,2% i piccoli negozi alimentari.

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