Per Centromarca i consumi grocery non crescono

I consumi grocery nella moderna distribuzione restano stagnanti nonostante l'incremento delle vendite dovuto al periodo pasquale. La festività di fine marzo non è bastata, infatti, a rilanciare i consumi grocery nella grande distribuzione. A dichiararlo sono le elaborazioni di Centromarca, su dati Iri, riguardanti il primo trimestre di quest'anno che registrano a valore un timido +0,3% nei comparti alimentari, cura della casa e persona. Una crescita più evidente nella drogheria alimentare (+3,5%), nell'ortofrutta (+4,1%), che fa da contraltare a un trend negativo nel fresco (-0,5%), nel cura persona (-5,7%) e nel cura casa (-6,9%).

Inflazione di settore all'1,8%
“Considerando un'inflazione del settore attorno all'1,8%, il quadro complessivo delle vendite resta fortemente negativo per le imprese -commenta Luigi Bordoni (in foto), presidente di Centromarca-. La Pasqua, anticipata rispetto al 2012, ha permesso di chiudere marzo con un segno positivo puramente nominale le previsioni per aprile restano negative. Non potrebbe essere diversamente se consideriamo che i problemi di fondo delle famiglie sono sempre gli stessi”.

Solo il discount in segno positivo
Nonostante la pressione promozionale si spalmi sul 30% dei prodotti acquistati, non frena il calo della domanda a parità di punti di vendita. Una tendenza che interessa la maggior parte delle formule distributive: -1,4% l'ipermercato, -0,2% il supermercato, -2,4% le superette. A segnare un trend positivo è solo il discount con +4,6%.

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