Per Fedagri sempre più difficili i rapporti tra Vino e Banche

Il quadro emerso nel corso della tavola rotonda promossa da Fedagri-Confcooperative dal titolo Diamo credito al vino italiano organizzato oggi al Vinitaly di Verona ha descritto un mondo con difficoltà crescenti nei rapporti fra viticoltori e mondo della finza .

Finanziamenti inferiori alle richieste
Da una indagine congiunturale di Elabora - Centro Studi Confcooperative realizzata nel 2012 è infine emerso che il 15,4% delle cooperative agricole che hanno fatto domanda di credito ha ricevuto nell'ultimo anno un finanziamento inferiore a quanto desiderato, mentre il 7,7% si è visto addirittura respingere la domanda di credito.
Non vanno meglio le cose nel comparto vitivinicolo, settore in cui la necessità di afflussi di risorse finanziarie per sostenere gli investimenti necessari rende l'accesso al credito bancario un punto chiave per lo sviluppo. L'istituto di ricerca Nomisma ha indagato proprio questi aspetti e ha messo in luce come la principale destinazione degli investimenti delle cooperative vitivinicole sia l'acquisto di impianti e macchinari (73%), mentre per terreni e fabbricati è destinato appena un 6,3%.

Solo metà è soddisfatto
Solo il 51% delle cantine cooperative si dichiara soddisfatto del portafoglio di prodotti e servizi offerto dalle banche, mentre più di una cooperativa su tre lo considera non calibrato alle specificità. Miglioramenti importanti nel rapporto con le banche vengono auspicati relativamente alla gestione della liquidità (19%), alla consulenza per l'accesso alla finanza (14%) e ai finanziamenti dei piani di sviluppo rurale (13%).

Pmi a rischio
“Senza adeguate coperture finanziarie -ha dichiarato il presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative Adriano Orsi- sono a rischio la competitività e la stessa sopravvivenza di tante piccole e medie imprese che operano nel comparto agricolo e in quello vitivinicolo”. Il “nuovo corso” nel rapporto tra credito e vino
“È giunto il momento di avviare un nuovo corso nel rapporto tra credito e vino - ha dichiarato il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini - che diventa a nostro avviso indispensabile per sostenere i processi di aggregazione e integrazione dimensionale delle aziende, di innovazione tecnologica e di internazionalizzazione. Il sistema bancario deve infine scommettere insieme al sistema agricolo su un'altra grande sfida: evitare che i prestigiosi marchi del nostro Made in Italy continuino ad essere acquisiti da aziende estere”.

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