Pl italiane all’estero un’opportunità da cogliere

Il referenziamento di marche esclusive, l'industrializzazione delle marche commerciali stringendo accordi di partnership con insegne leader nei paesi in cui non si opera direttamente, la valorizzazione dei prodotti tipici, scelta obbligata per chi opera su prodotti italiani e infine l'upgrading dei primi prezzi, entrando in diretta concorrenza con il discount. Questa è la strategia in quattro punti, indicata da Gianpiero Lugli dell'Università di Parma, per i retailer italiani che vogliono diffondere le loro Pl all'estero.

La relazione del professor Lugli ha introdotto una tavola rotonda che ha visto a confronto esperienze straniere e italiane, con contributi di Axfood, Carrefour, Crai, Delhaize Le Lion Green Seed, Nielsen. Tirando le fila degli interventi il direttore di Gdoweek Cristina Lazzati ha sottolineato come sia necessario per le pl farsi veicolo non solo del made in Italy quanto dell'Italian lifestyle, e le opportunità presentate anche in questo settore di mercato, peraltro in continua crescita, dall'innovazione funzionale.

A conclusione del convegno sono stati consegnati i Cibus International Export Award 2010. Il premio nasce con l'obiettivo di valorizzare le eccellenze del made in Italy nell'agroalimentare legato all'export. La giuria, che ha valutato le 75 autocandidature, era composta tra l'altro da Delhaize (Belgio), Tegut (Germania), Carrefour (Spagna), Axfood (Svezia), Meyer (Usa), Monoprix (Francia). I vincitori: Saclà (conserve e condimenti), Grandi Salumifici Italiani (salumi) , Johannes (derivati del pane e cereali), Campodoro (gastronomia), Zanetti e San Lucio ex aequo (formaggi e derivati), Corsini biscotti (dolci), Salumificio Pedrazzoli (prodotti dietetici/biologici); Acqua minerale San Benedetto (bevande), Unaprol (progetti collettivi), Parmacotto e il Boschetto ex aequo (progetti specialità).

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