Primark seconda apertura a Roma

Tagliato il nastro al punto vendita da 5.000 metri quadrati nel Centro Commerciale Romaest, con un eliminacode studiato appositamente per lo shopping in sicurezza

“Uno store da 5.000 mq leggermente più grande del precedente e su un solo piano”  così Luca Ciuffreda, head of sales Italy di Primark, spiega i caratteri distintivi di questo punto di vendita inaugurato il primo giugno.

Luca Ciuffreda, head of sales Italy di Primark

Per evitare assembramenti all’ingresso di Romaest, dopo la fin troppo calorosa accoglienza del primo store a Roma, a Romaest è stato studiato un sistema apposito: si riceve un ticket alfanumerico per entrare da Primark verificabile su 20 schermi dislocati all’interno del centro o attraverso un  QR code presente sul ticket. Tutto ciò impedisce estenuanti file e consente  di poter usufruire in maniera più proficua e piacevole del tempo per lo shopping.

 

Le caratteristiche dello store

Questa nuova superficie Primark, tutto su un piano, situato all’interno del Centro Commerciale Romaest in Via Collatina a Roma,  porta a sette il numero complessivo di negozi del marchio in Italia. Ha 42 casse, 53 camerini di cui alcuni famigliari. Conta su 350 nuovi occupati:

“Il  60% di loro sono tornati al lavoro e il 20% sono alla prima esperienza” ci dice Ciuffreda. Rientrano nelle 2500 risorse del  gruppo in Italia. Il direttore sottolinea anche l’attenzione alla provenienza multietnica del personale e le grandi possibilità di carriera che offre il brand. “Il 50% dei nostri manager hanno fatto la carriera interna partendo dal gradino più basso”.
Grande attenzione anche alla sostenibilità : “Presto si potranno riciclare anche i capi e i prodotti Primark dismessi, ci stiamo attrezzando”, prosegue il manager. Per ora i clienti avranno la possibilità di acquistare gli articoli Primark Cares, la linea che include un'ampia gamma di prodotti realizzati interamente con materiali sostenibili, riciclati e organici, e che rappresenta la convinzione di Primark che la moda sostenibile debba essere accessibile a tutti.

Come tutti i negozi Primark  questo punto vendita  offre un’alta gamma di prodotti alla portata di tutti, uomo, donna bambino, casa, cosmetica, tecnologia.

Sono molto popolari i prodotti licensing come Disney, Warner Bros, Netflix.  “Recentemente abbiamo avuto anche una collaborazione con l’NBA” aggiunge il manager. Sembra infine che a Roma siano stati particolarmente apprezzate le collezioni dedicati alle relative serie  Stranger Things e Friends.

Lo sviluppo previsto

“Abbiamo aperto il primo punto di vendita ad Arese (Mi) nel 2016 -ricorda il direttore commerciale- successivamente è stata la volta di Brescia, Verona, Firenze, Rozzano (Mi)  nel centro commerciale Fiordaliso poi a Roma, al Maximo, a novembre  dello scorso anno: ora ecco il secondo punto nella Capitale a diversi chilometri di distanza”.

Da qui al 2022 saranno aperti altri 7 punti di vendita di cui 2 entro il 2021  a Catania e Chieti, quindi anche al Sud. Successivamente sarà la volta di Napoli, Venezia, Torino, Bologna. “E finalmente apriremo anche il nostro flagship a Milano in via Torino, dove ospiteremo la nostra sede regionale” conclude Ciuffreda. La strategia di espansione dell'azienda vedrà  quindi il numero di negozi raddoppiare a 14 entro la fine del prossimo anno.

Inaugurato a Dublino, nel 1969, con il nome di Penneys, Primark ad oggi gestisce più di 373 negozi in dodici Paesi tra l’Europa e l’America, con 51.251 dipendenti al suo attivo.

 

Un'attrazione per il centro commerciale

C’è quindi grande orgoglio a Romaest per questa incredibile conquista. “Siamo entusiasti di poter inaugurare all’interno della nostra galleria, il settimo store in Italia di Primark – ha affermato Emanuela Facciolini, direttore del Centro Commerciale Romaest dopo un periodo di grande difficoltà, questa nuova e importante apertura è un segnale di forte rilancio economico”. “Il nuovo store Primark – ha proseguito la direttrice - è di fatto fra quelli più a Sud d’Italia e, il bacino di utenza interessato a questa nuova apertura, comprenderà di sicuro anche le regioni limitrofe”

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