Si complica la vicenda Aligrup: condannato il re dei supermercati

Si complica la situazione Aligrup (46 pdv e una rete da 1.600 dipendenti e un indotto di 4.000 lavoratori) che, a causa delle vicende giudiziarie del suo titolare, era stata posta sotto amministrazione giudiziaria per il 15% del totale, dalla quale era poi partito l'affitto del ramo d'azienda. Negli ultimi mesi varie proposte sono state depositate alla sezione fallimentare del Tribunale di Catania che ha dato parere favorevole ad alcuni gruppi distributivi fra cui Arena e Romano che hanno già acquisito i pdv.

Le accuse mosse a Scuto
Secondo i giudici etnei Sebastiano Scuto, condannato in primo grado a 4 anni e 8 mesi di reclusione, sarebbe colpevole di aver finanziato una cosca mafiosa catanese, riciclandone il denaro, in cambio di protezione. L'imprenditore avrebbe utilizzato amicizie con il clan per espandere il proprio «impero» commerciale nella gdo. Scuto è inoltre accusato di avere aiutato Cosa nostra «in cambio di una duratura protezione, riciclando in attività economica legale ingenti proventi delle attività illecite del clan Laudani e di altre cosche alleate». Ma l'imprenditore si difende: “Non ho niente da rimproverarmi. Avevo 18 anni quando ho cominciato a combattere la mafia”.

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