The Meatball Family festeggia i dieci anni

The Meatball Family festeggia i dieci anni
The Meatball Family, la catena fondata da Diego Abatantuono, ha oggi 3 locali a Milano e due a Roma. Prevede altre due aperture nei prossimi mesi

Dieci anni e cinque milioni di polpette. The Meatball Family, format italiano specializzato in polpette, lanciato da Diego Abatantuono, ha oggi tre locali a Milano e due a Roma. Per il 2023 prevede un fatturato superiore a 3 milioni di euro, +250% di crescita rispetto al primo anno di attività quando aveva un solo esercizio all'attivo. Entro la metà del 2024 la catena Meatball Family arriverà a complessivi 7 ristoranti grazie all'apertura di due nuovi locali.

La famiglia delle polpette

The Meatball Family (La famiglia delle polpette) si definisce un fast casual restaurant e nasce dalla declinazione all’americana di uno dei concetti più importanti dell’italianità in cucina: la famiglia che si raduna intorno alla tavola per il pranzo o la cena: immagine in apparenza oleografica, per non dire banale, ma fortemente distintiva di molta cinematografia moderna (mi vengon in mente due esempi di scuola: Amarcord e La famiglia di Ettore Scola) italiana e internazionale. D'altronde, la tavola intesa come sineddoche di cibo e momento di relax/socialità, è una sorta di meta-codice unviersale che unisce i popoli come la musica e la gestualità (le lingue, le religioni, le nazionalità sono, invece, fattori divisivi per eccellenza e primi motivi di guerra). Dal 2013 più di 5 milioni di polpette e oltre 400.000 clienti: questi i numeri del primo format italiano dedicato alle polpette, nato in via Vigevano a Milano da un’idea di Diego Abatantuono. Dopo tre anni dall’apertura del primo punto di vendita, nel 2016 Meatball arriva in Stazione Centrale e l’anno successivo nel centro commerciale City Life Shopping Center. Nel 2020 apre a Roma nei centri commerciali Maximo Shopping Center e nel 2021 Roma Est.

Meatball Family Milano Centrale

A fine 2021 un riassetto della compagine societaria: accanto al fondatore, Diego Abatantuono, entrano il figlio Matteo, l’imprenditore Stefano Moccagatta, Nadir Malagò, nel 2023 entra a far parte del gruppo anche la società Food Retail, per dare maggior solidità allo sviluppo della catena. (Food retail è una società che apre in franchising i punti di vendita per Meatball Family. La  compagine societaria è composta da Aurelio Cerioli, Dimitri Cerioli, Giulio Cerioli, Orlando Carenate, Francesco Buzzella e la stressa Italian Meatball Company con una quota minoritaria).

"Sicuramente il fatto che siamo un gruppo di persone, soci e amici, che ci sia  fiducia l'uno con l'altro e che ognuno faccia bene il suo segmento di lavoro è la chiave del successo del format –racconta Diego Abatantuono– le polpette sono sempre state uno dei miei cibi più amati. Se ci pensate ogni famiglia ha la sua ricetta. Ogni Paese del mondo ha la propria ricetta con specifici ingredienti". 

Dal menù al fumetto

Il menù propone tante rivisitazioni: polpette di brasato con polenta o il riso al salto con polpette di ossobuco. E non mancano i milanesissimi (e buonissimi) mondeghili. Dall’oriente invece le Takoyaki, polpette giapponesi di polpo guarnite con katsuobushi, foglie di tonno essiccato oppure le polpette di pollo al curry con riso basmati. Il piatto più venduto? Lo Spaghetto Meatball, piatto diventato iconico e che registra vendite record ogni mese. Disponibile anche in versione tegame XXL, da oltre mezzo chilo di spaghetti con le polpette, rigorosamente a scelta. Al menù si è aggiunta l’hamburger di polpetta (d'altronde, l'hamburger è una polpetta nella sua origine...). Poi la pizza alla pala dall’impasto leggero e croccante, grazie alla lievitazione naturale di 36 ore disponibile anche come Pizza Meatball con polpette a scelta.

Per festeggiare i primi dieci anni, Meatball diventa un fumetto edito da SaldaPress, già presentato a Foodmetti, nell'ambito del Lucca Comics: firmato da Emiliano Pagani e Daniele Caluri, il comics narra di una speciale città di dove il cibo-religione è ovviamente la polpetta, dove tutti assomigliano ad Abatantuono e si adeguano alla sua immagine anni 80, che era in sostanza una simpatica e benevola caricatura di un certo cliché del Meridionale, a partire dai baffi e dai capelli nerissimi cotonati.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome