BeTheChange, uno store ibrido e sociale

    • Università: Università Commerciale Luigi Bocconi
    • Tutor:

      Karin Zaghi

    • Studenti:

      Emma Paradisi, Bruno Messina, Giulia Marchesi, Andrea Anania, Federico Zangrandi, Sara Secli

    Nasce per sostenere l’economia di zone del mondo colpite da calamità naturali e che destina una percentuale dei ricavi delle vendite (20%) a specifiche iniziative. BeTheChange rappresenta quindi un nuovo modo di fare business che coniuga il fine economico a quello sociale e solidale. La mission consiste nel sensibilizzare gli individui al concetto di solidarietà e aiuto reciproco. Le aziende aderenti al progetto vedranno così nello store una modalità di espressione dei propri valori. Il progetto risulta quindi attraente dal punto di vista sociale, ambientale, culturale, storico, turistico e di comunità. Si trova in centro a Milano, una zona turistica affollata vicino al Duomo, e lo spazio consente di organizzare eventi come cene di beneficenza.
    Le zone e le iniziative da sostenere vengono selezionate in base alla dimensione della popolazione urbana colpita dalla calamità naturale, all’impatto che la catastrofe ha sull’economia a livello locale e nazionale, alla difficoltà nella ricostruzione e nella ripresa della zona colpita e alla tipologia di imprese che operano in quella realtà (pmi). I primi sei mesi del primo anno di attività hanno sostenuto i paesi del centro Italia colpiti dal sisma nel 2009 e nel 2016; per i successivi sei la popolazione di Haiti colpite dal terremoto del 2010. Il concept innovativo è di tipo ibrido, poiché integra attività di ristorazione accanto a vendita di abbigliamento, calzature, prodotti di cartoleria e per la cura della persona. Il B-Restaurant, aperto a pranzo e cena, offre piatti e prodotti tipici delle zone colpite, forniti da aziende e produttori locali. I prodotti in vendita sono realizzati da società benefit e da benefit corporation, e da aziende for profit, italiane e non, che intendono andare oltre l’obiettivo del profitto e ambiscono a massimizzare il loro impatto positivo nei confronti della società e dell’ambiente. Quindi imprese sensibili al tema, non solo della zona prescelta. Infine i marchi: per l’abbigliamento, Patagonia, Cucinelli, Loro Piana; Tod’s per le calzature, Fabriano (prodotti di cartoleria), in aggiunta a questi il punto di vendita offrirà prodotti brandizzati BeTheChange.
    L’esperienza di acquisto del cliente parte dall’ingresso dove un grande ledwall mostra il logo BeTheChange con la dicitura “For a better world”. Dall’esterno il cliente può osservare uno schermo su cui viene proiettato un video che riporta le iniziative a cui lo store ha contribuito e i risultati in termini di ricostruzione ottenuti.
    All’interno dello store si accede a una “story street”, ovvero un corridoio con pareti nere che circonda una parte del perimetro dello store in cui viene raccontata, tramite pannelli e schermi luminosi, la storia e la cultura di un Paese. Successivamente, seguendo un ordine cronologico, viene descritto l’evento che ha colpito la zona in questione e le
    relative conseguenze. Il percorso si conclude con foto di testimonianze relative alle operazioni di salvataggio e alle iniziative che hanno contribuito a risollevare, in parte, la popolazione. Percorso il corridoio, il cliente può accedere all’open space in cui trova B-Restaurant e store.
    All’interno del negozio, nella zona destinata alla vendita dei prodotti di abbigliamento, c’è una parete magnetica (the wall of benefit) dove il cliente può apporre la calamita che riceve in cassa una volta effettuato l’acquisto.
    Qui viene scattata una foto che verrà pubblicata nel profilo Instagram del punto di vendita. Inoltre, in seguito a ogni vendita, un contatore in vista misura l’entità dell’importo destinato alla specifica causa.

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