Unieuro ha registrato un calo generale dei ricavi (-6%) nei primi 9 mesi del FY 2023-24, dovuto principalmente all'andamento negativo del bruno

Nei primi nove mesi dell’esercizio 2023/2024, Unieuro ha conseguito ricavi di 1.926,5 milioni di euro, rispetto a 2.048,6 milioni consuntivati nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-6,0%). Il decremento nei ricavi, in termini di categoria merceologica, è sostanzialmente attribuibile al bruno, che risente della contrazione della domanda che non è più, evidentemente, quella per esempio legata agli incentivi fiscali e allo switch off delle frequenze televisive. Su una base like-for-like (comparazione delle vendite con quelle del corrispondente periodo sulla base di un perimetro di attività omogeneo) le vendite nei primi 9 mesi sono calate del 7%. Nel solo terzo trimestre 2023/24 i ricavi (727 milioni di euro) si sono ridotti del 7,8% rispetto a 788,5 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Oltretutto, il il mercato dell'elettronica di consumo ha registrato una contrazione dell'11% (fonte: Gfk) proprio nel Black Friday.

Il canale Retail pesa quasi il 70% dei ricavi totali (69,7%). Al 30 novembre 2023 era composto da 272 punti di vendita di diretti, inclusi gli shop-in-shop Unieuro by Iper e i punti di vendita diretti ubicati in alcuni dei principali snodi di trasporto pubblico come aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane (ex canale Travel). Questo canale ha registrato ricavi di 1.343,1 milioni di euro, in riduzione del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Questo calo riflette il trend di mercato dell’elettronica di consumo che sconta gli effetti della contrazione della domanda relativa alla categoria Brown e Information Technology, parzialmente compensata dalla performance positiva dei comparti entertainment, grandi elettrodomestici e telecom.

L’Online (16,5% dei ricavi totali) include le vendite realizzate attraverso la piattaforma web di Unieuro e ha generato ricavi per 318,0 milioni di euro, in calo del 9,8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. La variazione negativa del canale, rispetto al periodo comparativo, è attribuibile alle categorie Brown e Grey, compensata dalla crescita dei grandi elettrodomestici e dell’entertainment.

In crescita, invece, i due canali, indiretto e B2B. Il canale indiretto (9,3% dei ricavi totali) comprende il fatturato verso la rete di negozi affiliati per un totale di 254 punti di vendita al 30 novembre 2023: ha realizzato ricavi per 179,4 milioni di euro, in crescita del 2,1% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, attribuibile principalmente al beneficio incrementale delle nuove aperture e degli interventi di rinnovamento della rete di affiliati. In particolare, il terzo trimestre dell’esercizio registra una crescita di fatturato in tutte le categorie merceologiche che ha più che compensato il calo registrato nell'elettronica di consumo.

Il canale B2B (4,5% dei ricavi totali) si rivolge a clienti professionali, anche esteri, che operano in settori diversi da quelli di Unieuro, quali catene di hotel e banche, nonché a operatori che hanno la necessità di acquistare prodotti elettronici da distribuire ai loro clienti abituali o ai dipendenti in occasione di raccolte punti, concorsi a premio o di piani di incentivazione (cosiddetto segmento B2B2C). Questo canale ha registrato ricavi per 86,0 milioni di euro, in aumento del 2,1% rispetto al periodo comparativo dell'esercizio precedente, grazie alla maggiore disponibilità di prodotto.

Uno sguardo alle categorie merceologiche. Il grigio (Grey) pesa per il 48,7% dei ricavi totali: è costituito da telefonia, tablet, information technology, accessori per la telefonia, macchine fotografiche, nonché tutti i prodotti tecnologici indossabili. Questa categoria o macro-reparto ha fatturato 938,6 milioni di euro, in flessione (-3,6%) rispetto al periodo comparativo del precedente esercizio. La categoria Grey continua a risentire dell’assestamento dei consumi di Information Technology, dopo la pandemia.

Il bianco (categoria White, 29,5% dei ricavi totali), formato dagli elettrodomestici di grandi dimensioni (MDA) come lavatrici, asciugatrici, frigoriferi o congelatori e fornelli, e dai piccoli elettrodomestici (SDA) come aspirapolveri, robot da cucina, macchine per il caffè, oltreché dal segmento climatizzazione, ha prodotto nei primi nove mesi un fatturato di 568,7 milioni di euro, +1,2% rispetto al periodo comparativo. Il buon andamento dei grandi elettrodomestici ha compensato il calo registrato nel segmento del piccolo elettrodomestico e nel comparto home comfort.

Il bruno (10,4% dei ricavi) è il reparto che soffre di più in termini di trend delle vendite. Comprensivo di televisori e relativi accessori, dispositivi audio, dispositivi per smart TV, accessori auto e sistemi di memoria, le vendite nel bruno sono scese del 35,7% con ricavi per 200,5 milioni di euro. La diminuzione riflette il calo della domanda del comparto TV, che aveva beneficiato di vendite straordinarie indotte dallo switch-off delle frequenze televisive nei precedenti due esercizi.

Crescita, invece, nelle categorie Altri prodotti (5,4% dei ricavi totali) che includono il settore entertainment, e quelli di altri prodotti non compresi nel mercato dell’elettronica di consumo come gli hoverboard o le biciclette: questa categoria ha generato ricavi per 104,1 milioni di euro, in crescita del 15,9% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio. Il segmento entertainment registra, anche nel terzo trimestre dell’esercizio 2023/24, una forte crescita legata alla vendita delle gaming console.

In crescita anche la categoria Servizi (5,9% dei ricavi totali) che ha registrato ricavi per 114,5 milioni di euro, +2,7% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, grazie al buon andamento dei servizi di erogazione del credito al consumo che compensano il calo registrato nei servizi di installazione. Nei primi nove mesi dell’esercizio, i ricavi della private label, trasversali a diverse categorie di prodotto, sono stati di 84 milioni di euro, in crescita del 10,1% rispetto al periodo corrispondente dell’esercizio 2022/23.

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