UnionAlimentari in allarme sull’aumento delle materie prime

I piccoli e medi pastifici italiani, rappresentati da UnionAlimentari-Confapi , sono preoccupati: le quotazioni delle materie prime, quali la semola di grano duro, sono in continuo rialzo e la situazione si presenta simile a quella vissuta dal settore nel 2007, quando l'incremento dei prezzi toccò i massimi storici e come conseguenza si registrò la crisi di molti piccoli pastifici se non addirittura la loro chiusura.

Problema globale con pesanti effetti locali
Il problema è sì di natura globale, si parla di “crisi alimentare globale”, ed è caratterizzato dalla scarsità d'offerta delle principali materie prime (dallo zucchero, al grano, all'olio) e dall'impennata dei loro prezzi su scala mondiale. Ovviamente il comparto della pasta italiana pone l'attenzione sull'approvvigionamento della semola di grano duro, unico ingrediente della pasta secca di semola.
“In questi ultimi sei mesi”, spiega Pietro Marcato, vice presidente UnionAlimentari-Confapi con delega al settore della pasta alimentare, “il prezzo della semola di grano duro ha subito un incremento rapido e continuo. Ciò può mettere nuovamente in crisi i piccoli e medi pastifici che cominciavano a riaffermarsi, anche grazie alla stabilizzazione del prezzo della semola successiva al 2008”. “La scarsità di materia prima, ci spiegano gli analisti, non sembra avere un'immediata soluzione -continua Marcato- ed è dovuta ad un insieme di fattori concomitanti tra cui eventi climatici eccezionali che hanno penalizzato la produzione mondiale di questi ultimi anni, il parallelo aumento dei consumi di cereali per uso sia alimentare sia energetico e, non per ultimi, i fenomeni speculativi che partono dalle borse americane e si riflettono in tutto il mondo. (sul tema caro materie prime leggi prossimo Gdoweek del 21 marzo, n° 9 2011, pag 40-43). Devo sottolineare che la produzione nazionale non è sufficiente per rispondere alla domanda interna e i mulini fornitori dei nostri pastifici devono forzatamente utilizzare quote di grano d'importazione. Come conseguenza, l'aumento dell'esposizione finanziaria dovuta agli incrementi dei prezzi rischia di causare rilevanti problemi di liquidità nelle nostre aziende provocando una pericolosa spirale negativa”.

Regia mondiale e visione super partes
La via d'uscita auspicata da UnionAlimentari-Confapi:
“È necessaria la costituzione di una regia mondiale che eviti il perpetuarsi di situazioni speculative, di natura prettamente finanziaria -conclude Marcato- che irrimediabilmente si insinuano laddove si verifica una scarsità d'offerta delle materie prime. A livello nazionale è poi fondamentale la collaborazione di tutti gli attori della filiera della pasta: è necessario uno sforzo comune in modo che tutti si facciano carico responsabilmente delle difficoltà del comparto. Solo così non si vivranno le situazioni paradossali del passato evitando crisi che minano la vita di aziende che da sempre rappresentano uno dei punti di forza del nostro Made in Italy. Infine, serve una capacità critica super partes, che sia in grado di cogliere la fondatezza dell'allarme lanciato dall'industria pastaia piccola e media e di porvi rimedio. Preferibilmente nel breve periodo e non quando il danno è ormai compiuto".

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome