UnionAlimentari su art. 62: “il Mise confonde gli operatori”

L'Unione nazionale della piccola e media industria alimentare, aderente a Confapi, condivide la posizione in diritto espressa dall'ufficio legislativo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) in risposta alle dichiarazioni dell'ufficio legislativo del Ministero dello sviluppo economico.

Coerenza con la normativa comunitaria
Secondo l'organo di rappresentanza delle piccole e medie industrie alimentari, tutti i passaggi che hanno accompagnato l'entrata in vigore dell'articolo 62 sono sempre stati fatti con la consapevolezza della normativa comunitaria in corso di recepimento e in piena coerenza con essa.

"Certe dichiarazioni andrebbero meglio ponderate, soprattutto quando provengono da dicasteri autorevoli” ribadisce Renato Bonaglia (in foto), presidente UnionAlimentari.

Art. 62, bilancio positivo
La posizione delle Pmi alimentari è sempre stata chiara, pur nelle difficoltà iniziali e nella necessaria riorganizzazione amministrativa che ha richiesto l'applicazione di questa norma. “Le disposizioni contenute nell'articolo 62 hanno generato un bilancio positivo - precisa Bonaglia - confermato anche dalla distribuzione, portando maggior trasparenza ed efficienza in tutta la filiera, e riequilibrando i rapporti contrattuali tra gli operatori".

Chiarimenti tecnici
"A distanza di mesi rimane, però, la necessità di alcuni chiarimenti su determinati aspetti tecnici, in particolare rispetto alle operazioni export, alle possibili semplificazioni per determinati canali distributivi e ai problemi di richiesta di invio posticipato delle fatture con creazione di possibile distorsione competitiva”.

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