Rifiuti elettrici ed elettronici: norme Raee poco note ai consumatori

Amore per l'ambiente, ma scarsa conoscenza delle norme per il corretto smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee): è ciò che emerge dalla ricerca realizzata da Ipsos (campione di 1.206 persone) per Ecodom (Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici) sull'atteggiamento degli italiani nei confronti del recupero e riciclaggio degli elettrodomestici. Il 71% degli intervistati non sa cosa sono i rifiuti Raee, il 56% non è al corrente dell'Eco contributo pagato dai consumatori per la gestione dei rifiuti elettrici/elettronici, mentre solo il 17% ha un'idea chiara delle norme imposte dal decreto “uno contro uno” varato nel giugno 2010, che obbliga i venditori al ritiro gratuito dell'apparecchiatura obsoleta a fronte dell'acquisto di una nuova.

Il disagio dei distributori

Non sono confortanti neanche i dati sul ritiro degli elettrodomestici da parte dei negozianti: il 58% dei grandi elettrodomestici, l'88% dei piccoli e l'86% delle apparecchiature elettroniche (PC, stampanti, cellulari etc.) non viene ritirato e, rispetto all'Europa, l'Italia è tra i paesi meno virtuosi con 3,2 kg di rifiuti Raee raccolti per abitante (dato 2009). La Svezia, prima in classifica, raccoglieva nel 2009 16,4 kg per abitante, la Francia 5,8. In occasione della presentazione della ricerca Ipsos, Davide Rossi, direttore generale Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati), ha sottolineato il disagio vissuto dai distributori dovuto agli aspetti controversi della legge e al fatto che le norme in Italia siano diverse rispetto a quelle attuate negli altri paesi europei, dove per esempio il ritiro a domicilio dell'elettrodomestico da smaltire può essere fatto pagare al consumatore.

Iniziative formative e informative

Consapevole della scarsa informazione dell'utente finale, anche Aires ha deciso, come Ecodom, di promuovere iniziative formative e informative; in particolare da metà marzo presso i pdv delle catene associate viene proiettato un video di 4” che illustra i termini della legge e gli obblighi dei negozianti. Rossi ha espresso il desiderio di Aires di dialogare con gli enti, al fine di razionalizzare la gestione dei rifiuti Raee anche per i retailer, senza creare sterili contrapposizioni. Tra le difficoltà lamentate da Aires ci sono la non uniformità delle normative che regolano le piazzole di scarico (alcune non sono autorizzate a ricevere i Raee della grande distribuzione), i costi per il trasporto e lo stoccaggio dei Raee (mentre l'Eco contributo va ai produttori).

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