Sostenibilità e bricolage nell’Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy

Bricoman sostenibilità e bricolage GS1
Quanto è forte il legame tra sostenibilità e bricolage, nel fare acquisti? I dati dell'edizione 2023 dell' Osservatorio Non Food di GS1 Italy

Quanto è forte il legame tra sostenibilità e bricolage, quando si tratta di concludere un acquisto? Ecco i dati dell'ultima edizione dell'Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy. Quello del bricolage è un mercato che vale 13,43 miliardi di euro e tra quelli indagati nell'Osservatorio è tra i più reattivi: tra 2021 e 2022 ha visto una crescita a valore del +6,6%, e sul lungo periodo, dal 2018, l'incremento è stato del +10,5%.

Acquisti di prodotti di bricolage e sostenibilità per GS1 Italy

Entro i settori di mercato non food indagati dall'Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy quello del bricolage è il quarto in ordine di valore, dopo elettronica di consumo, abbigliamento e calzature, mobili e arredamento, nonché il terzo per dinamicità dopo abbigliamento e calzature e tessile, i mondi con il trend di crescita più marcato, subito prima della profumeria.

La quota più rilevante del fatturato è quella prodotta dai negozi specializzati nel fai-da-te, il 63,3%. Il secondo canale presso il quale i consumatori più spendono per questa categoria sono le grandi superfici specializzate, 29,6%, mentre una quota minoritaria, 7,1%, viene acquistata presso le grandi superfici alimentari, la gdo.

In questo quadro, la percezione della sostenibilità rispetto al canale d'acquisto dei prodotti di bricolage è invertita rispetto alle preferenze dei clienti negli acquisti, anche se si tratta di variazioni minime. Infatti in una scala da 1 a 10 la valutazione media dei consumatori dell'attenzione dei punti di vendita del comparto ai temi di sostenibilità è la segguente:

7 Ipermercato, supermercato e superstore (gdo)
6,8 Grandi magazzini non specializzati con assortimento ampio e vario
6,8 Grande punto vendita specializzato con ampio assortimento sulla categoria, generalmente in catena
6,5 Negozio indipendente specializzato di piccole o medie dimensioni

Negozio di bricolage e sostenibilità

Quali sono in dettaglio gli elementi che, nel canale prescelto per l'acquisto, indicato attenzione alla sostenibilità? Per i clienti di bricolage ecco le risposte:

36,4% Assortimento di prodotti pubblicizzati in negozio per basso impatto ambientale
35,3% Raccolta di prodotti da smaltire
34,1% Utilizzo di materiali riciclabili nelle borse per acquisti e negli imballi
32,9% Utilizzo di materiali riciclabili come il legno negli arredi 

29,5% Vendita di prodotti in materiali riciclato
22,5% Ritiro gratuito di prodotto usato da sostituire
22,5% Utilizzo di energia elettrica green nel punto vendita
11,6% Stazioni di ricarica per auto elettriche

I tre aspetti legati all'assortimento (in verde) riscuotono interesse diverso, anche se al primo posto c'è proprio l'offerta sostenibile del negozio, qualunque esso sia. In ordine di preferenza, gli altri dettagli che fanno la differenza sono la raccolta differenziata mirata sul brico e l'utilizzo di materiali riciclabili nelle borse per acquisti e negli imballi. È rilevante la distinzione tra prodotti sostenibili pubblicizzati e non pubblicizzati: ai secondi si dà meno importanza. Sorprendentemente in fondo alla classifica l'impiego di energia elettrica green, anche se economicamente dovrebbe essere l'aspetto con l'impatto maggiore.

Entro i diversi canali di vendita, che ruolo giocano gli elementi che ne indicano la sostenibilità? Presso i negozi indipendenti, il canale preferenziale per gli acquisti di brico, gli elementi sono, nell'ordine, materiali riciclabili per le borse e il packaging, l'assortimento con basso impatto ambientale pubblicizzato e l'impiego instore di materiali riciclabili.

Sostenibilità dei prodotti fai-da-te

Ecco una classifica degli elementi cui i consumatori fanno attenzione per valutare la sostenibilità dei prodotti di bricolage, in una scala da 1 a 10:

7,8 Modalità di smaltimento del prodotto: come e dove smaltire il prodotto
7,6 Utilizzo di energia "verde" ovvero da fonti rinnovabili nel processo di produzione e vendita
7,6 Possibilità di riciclo/riuso del prodotto o di suoi componenti
7,5 Naturalità delle materie prime utilizzate nel processo di produzione
7,5 Efficienza energetica ovvero il livello di consumo energetico del prodotto
7,4 Processo di produzione e distribuzione (logistica) con ridotto consumo di risorse naturali e di emissioni
7,4 Certificazione di trattamento equo ed etico dei lavoratori che lo hanno prodotto
7,4 Indicazione del Paese di produzione
7,3 Tracciabilità di tutte le fasi di produzione
7,1 Produzione locale o non troppo distante dal proprio punto d'acquisto

La maggior parte degli elementi considerati riguardano vari aspetti del ciclo produttivo, dalle fonti energetiche alle materie prime, alla logistica. In cima agli interessi ci sono il consumo di energia verde per la produzione e le materie prime green. A questi elementi fanno da contraltare quelli legati al destino successivo del prodotto: smaltimento e riuso. Converrà fare comunicazione instore su questi aspetti, per catturare i consumatori.

Informarsi prima di acquistare (sostenibile)

Alla richiesta su quali fossero le informazioni ricercate prima di acquistare un prodotto di bricolage, pensando alla sua sostenibilità, c'è solo in parte allineamento con quanto dichiarato rispetto alle informazioni ritenute rilevanti. Assumono preponderanza gli aspetti del riciclo e del riuso, mentre scende in classifica il tema dell'uso di energia verde per la produzione, e dell'efficienza energetica del prodotto. I consumatori sembrano preoccuparsi più delle fasi successive all'uso del prodotto, che della convenienza di utilizzare qualcosa il cui stesso funzionamento sia effettivamente sostenibile.

43,4% Possibilità di riciclo/riuso del prodotto o di suoi componenti
43,1% Modalità di smaltimento del prodotto: come e dove smaltire il prodotto
36% Processo di produzione e distribuzione (logistica) con ridotto consumo di risorse naturali e di emissioni
29,4% Naturalità delle materie prime utilizzate nel processo di produzione
27,7% Certificazione di trattamento equo ed etico dei lavoratori che lo hanno prodotto
26,4% Utilizzo di energia "verde" ovvero da fonti rinnovabili nel processo di produzione e vendita
23,6% Indicazione del Paese di produzione
19,3% Produzione locale o non troppo distante dal proprio punto d'acquisto
17,8% Efficienza energetica ovvero il livello di consumo energetico del prodotto
15,2% Tracciabilità di tutte le fasi di produzione
2,3% Nessuna di queste

Le informazioni sul tema bricolage e sostenibilità, rileva GS1 Italy, si vorrebbero avere prima di tutto scannerizzando un qr code o un link che rimanda al sito del produttore, poi impiegando informazioni cartacee sul punto di vendita e le etichette e informazioni dello stesso packaging. L'opzione di una app dedicata alle informazioni sulla sostenibilità ottiene un certo consenso presso i clienti del brico: quelli sicuramente interessati a scaricarla sarebbero il 28,2%, quelli probabilmente interessati il 44,9%. Assai meno quelli negativi o perplessi: sicuramente no il 5,6%, probabilmente no l'8,6%, non so il 12,7%. I risultati sono nella media dei diversi comparti non food.

Le motivazioni di chi ha espresso negatività o dubbio sono in prevalenza il fatto di avere già troppe app sul telefonino (50%) e non saper valutare la veridicità delle informazioni (21,7%). Una quota rilevante, 25,5%, si dice non interessata a queste informazioni, per il prodotto di bricolage.

Promuovere la sostenibilità instore

Ed ecco i suggerimenti su cosa organizzare nei negozi per aiutare a diffondere comportamenti sostenibili:

37,6% Il ritiro da parte del negozio del vecchio prodotto
23,4% La messa a disposizione degli utenti di una bacheca per lo scambio/rivendita di prodotti usati
22,8% La fornitura di un servizio di riparazioni
16,2% La presenza in negozio di tabelle con il confronto dei parametri di consumo dei prodotti

Il servizio più apprezzato sarebbe il ritiro del vecchio, coerentemente con l'attenzione espressa per le fasi di riuso e riciclo del prodotto, compatibili in generale col mondo brico. Ugualmente, è coerente l'idea della bacheca di scambio tra utenti e il servizio riparazioni. La tabella di confronto delle prestazioni attrae meno i clienti, anche questo coerentemente con quanto espresso rispetto alle performance di sostenibilità ricercate.

I clienti sono disposti a pagare la sostenibilità?

Per il bricolage la risposta è sì, una buona percentuale è disposta a spendere di più per avere un prodotto sostenibile. È vero che un 32,2% ha detto che non pagherebbe nemmeno un euro in più per un prodotto più sostenibile, o che non sa, ma ecco le percentuali per chi pagherebbe, su un prezzo base di 10 euro:

18,8% Pagherebbe +2 euro
18% Pagherebbe +1 euro
13,2% Pagherebbe  +0,50 euro
6,3% Pagherebbe +4 euro
6,1% Pagherebbe +3 euro
5,3% Pagherebbe oltre +4 euro

Dunque la sostenibilità è un tema che sta a cuore anche ai clienti dei prodotti per il bricolage, anche se sembra un attributo più attinente al post vita del prodotto, che non al suo impiego nel quotidiano.

 

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OSSERVATORIO NON FOOD DI GS1 ITALY
Dal 2003 l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy offre annualmente uno sguardo trasversale del mondo non alimentare, analizzando consumi, canali di vendita, tendenze, consumatore tipo, tra innovazioni tecnologiche e trasformazioni del mercato, di 13 comparti: abbigliamento e calzature, elettronica di consumo, mobili e arredamento, bricolage, articoli per lo sport, prodotti di profumeria, casalinghi, prodotti di automedicazione, edutainment, prodotti di ottica, tessile casa, cancelleria, giocattoli.

NOTA METODOLOGICA
Nell’edizione 2023 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy è stata realizzata una ricerca che ha coinvolto 1.001 consumatori per monitorare la loro percezione e l'importanza che attribuiscono al tema della sostenibilità: è stata condotta per GS1 Italy da Metrica Ricerche (gruppo TradeLab), con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), su un campione di cittadini di età compresa tra 18 e 80 anni durante la quarta settimana del mese di maggio 2023.

 

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