Cibus 2024, alimentare italiano premiato all’estero nonostante aumento prezzi

Lo confermano i dati 2023 sull'export (+6%) riportati al convegno di apertura del Salone dal presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas

Per il made in Italy è un momento di incertezza, che non va però letta in termini negativi. Il totale delle nostre esportazioni 2023 è infatti in linea con il 2022, un dato di assestamento fisiologico dopo una forte crescita e che vale un terzo del Pil. In questo contesto di stabilità, tuttavia, l’agroalimentare italiano ha invece chiuso lo scorso anno con quasi 63 miliardi di euro di fatturato export, un incremento del +6% che conferma come il settore sia stato in grado di affrontare con successo i numerosi cigni neri contestuali e i conseguenti aumenti dei prezzi.
A tracciare questo scenario è stato il presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas al convegno di apertura di Cibus 2024, in onda dal 7 al 10 maggio presso Fiere di Parma. Zoppas ha parlato di "un messaggio forte, indicante che il cliente straniero continua a comprare italiano, preferendo il nostro prodotto a quello dei competitor anche se costa di più, che il nostro marchio è forte e riconosciuto. E nulla ci vieta in futuro di arrivare a 70 miliardi di export. In quanto tempo? Dipende da noi”.

Per il Salone internazionale dell'alimentazione si tratta della 22esima edizione, la prima a pieno regime dopo gli anni della pandemia da Covid. "Un’edizione da record per numeri (150 buyer da 22 Paesi) che si colloca tuttavia in uno scenario internazionali di forti tensioni con ricadute economiche rilevanti sulla filiera agroalimentare. Una responsabilità non da poco per il settore", sottolinea il presidente di Fiere di Parma Franco Mosconi, richiamando alle partnership fieristiche avviate negli ultimi anni, e in via di ulteriore sviluppo oltreconfine, per arrivare a creare un'unica e più strategica piattaforma dell'agroalimentare.

Presenti all'evento inaugurale anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome