Conad Adriatico, obiettivo ridefinire la prossimità

Di Ferdinando Antonio, AD Conad Adriatico
Antonio Di Ferdinando, AD di Conad Adriatico
Questa la priorità attuale della cooperativa che, dopo aver dato concretezza al progetto relativo alle grandi superfici, sta ripensando la rete dei negozi di minore dimensione (da Gdoweek 16-2021, 22 ottobre)

Una presenza sempre più capillare sul territorio, per rafforzare la quota di mercato (18,3% nel 2020) soprattutto nella zona nord delle Marche e nella provincia di Bari, ma anche per assecondare la domanda di prossimità che arriva dai clienti, insieme alla sfida di sviluppare e rendere profittevole l’online.

Tutto senza dimenticare i temi strategici per un retailer moderno come qualità, italianità, sostenibilità ambientale e sociale: questi i numerosi obiettivi a cui punta Conad Adriatico attraverso un piano quadriennale di investimenti (2020-2023) pari a 170,5 milioni di euro, come spiega l’Ad Antonio Di Ferdinando.

“La diffusione del Covid-19 non ha frenato la crescita di Conad Adriatico -dichiara Di Ferdinando-. Abbiamo risorse economiche e umane per assicurare maggiore forza allo sviluppo e cogliere gli obiettivi di medio-lungo termine che ci siamo prefissati. Nell’anno in corso abbiamo ancora in programma investimenti per 49,7 milioni di euro, la maggior parte dei quali destinati sia a nuove aperture di supermercati Conad, Conad City (il format pensato per acquisti essenziali e veloci) e discount a insegna Todis, sia a integrare i punti di vendita della rete ex Auchan e Finiper, che ci consentiranno di essere ancora più capillari sul territorio”.

Dei 33 punti di vendita ex Auchan che sono andati ad arricchire la presenza di Conad Adriatico sul territorio, 19 saranno ristrutturati totalmente nel 2021 con importanti interventi che comprendono la riduzione delle superfici degli ipermercati.

“Le ristrutturazioni -prosegue Di Ferdinando- sono state necessarie per riposizionare i punti di vendita rispetto alle esigenze di un consumatore moderno. Abbiamo puntato soprattutto sui format più grandi, riducendone la rete di vendita, per porre le basi di una sostenibilità economica altrimenti difficilmente raggiungibile. Tutti gli ex Auchan ristrutturati hanno incrementato le vendite in maniera importante, tanto da accorciare i tempi che ci eravamo dati per riportarli a produrre utili”.

Molto soddisfacenti anche i risultati del canale discount Todis. “Negli ultimi dieci anni -spiega Di Ferdinando- abbiamo investito molto in questo canale, costruendo una rete che oggi conta 60 punti di vendita per la maggior parte in Puglia e Abruzzo dove siamo la terza insegna per questo format. Parliamo di un discount di qualità con 2-3.000 prodotti in assortimento, che punta a conquistare i consumatori attraverso i servizi e la convenienza”.

Conad Adriatico

Nel 2020, il trend di crescita della rete Todis di Conad Adriatico, in valore assoluto, è stato del 12,04% rispetto all’anno precedente (il mercato è cresciuto del 10,1%, fonte Nielsen quarto trimestre 2020), con una quota che ha raggiunto il 4,78% (rispetto al 4,1% di Todis a livello nazionale). “Continueremo a investire su nuove aperture. Anche in questo caso le Marche sono per noi un obiettivo prioritario di sviluppo”.

La priorità è ora la ridefinizione del canale di prossimità. “Mi riferisco ai punti di vendita nei piccoli Comuni che sono il cuore della nostra cooperativa -puntualizza Di Ferdinando-. Il rapporto dei consumatori con i canali di vendita è cambiato: oggi si cerca la prossimità, punti di vendita cioè, che rispondono meglio ai bisogni dei clienti, ma che hanno maggiori costi di gestione. Per questo per noi significa ripensare all’equilibrio economico: considerando anche la crisi delle grandi superfici sta accelerando”.

La rete di Conad Adriatico

Insegna Punti di vendita
Spazio Conad 24
Conad Superstore 17
Conad 172
Conad City 124
Margherita Conad 30
Todis 60
L’Alimentare 17
Petstore 1
Distributori di carburanti 4
Totale 449

Fonte: aziendale

Conad Adriatico
IL SERVIZIO QUICK COMMERCE

Negli ultimi due anni l’eCommerce è cresciuto e il retail deve lavorare per rendere sostenibili attività come le consegne degli ordini online, che solo per Conad, a livello nazionale, negli ultimi tempi sono passate da 9.000 a 100.000 al giorno.

“Possiamo dividere il progetto eCommerce in due periodi, pre e post Covid -spiega Antonio Di Ferdinando, Ad di Conad Adriatico-. Il primo è stato un periodo di studio del mercato digitale dove anche le soluzioni tecnologiche sono state realizzate più come strutture sperimentali che come strumenti abilitatori di un nuovo canale di relazione con i consumatori”. Con la diffusione del Covid è nata la fase strategica. “Ci stiamo preparando ad affrontare questo canale con soluzioni che entreranno a far parte delle nostre strategie in modo continuativo offrendo ai soci nuove opportunità di mercato, di servizio e, soprattutto, di relazione con i clienti. Nel frattempo, stiamo sperimentando il quick commerce, un servizio di ordine e consegna veloce su un paniere di 250 prodotti a marchio che completa la spesa e le esigenze di servizio di quanti scelgono Conad. Interessati 9 reparti e 49 categorie, tra cui mozzarelle, acqua minerale, prosciutto cotto, burro, panna, riso e uova”.

449
la rete di punti vendita

284
i soci imprenditori

1.719 mln Euro
il fatturato 2020

108,5 mln Euro
gli investimenti destinati alle nuove aperture 2020-2023

37,3 mln Euro
per ristrutturazioni 2020-2023

(da Gdoweek 16-2021, 22 ottobre)

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