Conad: avanti senza esitazioni per consolidare la rete

Archiviato un 2020 dai grandi risultati, il 2021 è considerato un anno di consolidamento in vista di ulteriori rafforzamenti (da Gdoweek 11)

“Il conto economico del 2020 è molto positivo, con risultati importanti per la cooperativa e per i soci: con un giro d’affari di quasi 1,8 miliardi la soddisfazione è alta, ma anche la preoccupazione per i prossimi mesi -racconta Ivano Ferrarini, Ad di Conad Centro Nord-. Siamo di fronte a un consumatore molto cambiato nelle sue abitudini che non sappiamo se torneranno quelle prima del Covid o muteranno ancora, mentre i dati, dopo le fasi tremende del lockdown, sono altamente volatili e altalenanti, con anche, a volte, delle punte negative”.

Un quadro complesso da gestire, che richiede ...
Prima di tutto, calma, per capire meglio cosa serve, e prudenza, perché è difficile fare previsioni. Con questo spirito, abbiamo definito per il 2021 budget prudenti, partendo dall’ultima situazione conosciuta, quella del 2019, e disegnato il nostro business plan, consapevoli di operare in un mercato sempre più competitivo, che ha visto, ad esempio, tornare sulla cresta dell’onda gruppi non particolarmente concorrenziali.

Per questo state per acquisire una società storica della d.o. come L’Alco?
Abbiamo fatto un’offerta, insieme ad altri competitor. Non sappiamo ancora se andrà a buon fine: dipende da molti fattori, tra cui le condizioni di accesso. Detto questo, guardiamo con attenzione a operazioni che si caratterizzano per una presenza in bacini secondari e una rete di vendita medio-grande, tra i 1.000 e i 1.500 mq. Caratteristiche vicine alle nostre, come struttura, anima e dimensione. Vedremo cosa succederà. Al momento non c’è niente di certo in nessuna direzione.

È certo, invece, che avete ormai archiviato l’acquisizione di Auchan Italia come un argomento del passato ...
Archiviato è una parola grossa. Diciamo che stiamo vivendo la fase 2, forse la più difficile di tutta l’operazione, quella che vuole trasformare la mentalità di chi lavora nelle diverse tipologie di vendita grazie alla presenza dei nostri soci. Proprio l’affermarsi di questa figura, il baricentro del nostro sistema, rappresenta un salto culturale importante, una forte spinta al cambiamento, che tocca la gestione dei negozi nel loro complesso, ma anche alle relazioni con i dipendenti e la comunità. A noi servono 3-4 anni per creare un socio indipendente in grado di lavorare in maniera efficiente e redditizia nel suo negozio, insieme a persone preparate con una sintonia comune nella visione del business.

A che punto siete con questa costruzione di soci in linea con i vostri criteri?
In due anni, abbiamo fatto molto, ma il lavoro è ancora tanto. Dopo essere partiti con la gestione diretta della rete abbinata a un’attività di tutor da parte dei soci, oggi stiamo lavorando per individuare le persone giuste per questo ruolo sia nel nostro mondo sia tra le persone ex Auchan, che vogliono provare questa esperienza. Circa il 50% dei nuovi soci proviene infatti dal mondo Auchan e il nostro focus quest’anno è metterli nella condizione di esprimere al meglio il loro potenziale nei nostri format. Alcune situazioni sono già definite, ad esempio a Bergamo, San Rocco (Pc) e Roncadelle (Bs), altre stanno maturando con l’obiettivo di affrontare il 2022 più forti e agili per consolidare nelle nostre aree le quote di mercato.

A livello di rete di vendita, state definendo format di nuova generazione?
Sì, in linea con indicazioni stabilite dal consorzio, aggiornate a livello locale. Siamo concentrati sia sull’apertura di nuovi superstore (3.000-3.500 mq) sia sul consolidamento degli ipermercati Spazio Conad, con una dimensione di 4-5.000 mq più piccola rispetto agli standard di Auchan. Finora abbiamo in primis lavorato sul rilancio dei punti di vendita per rimetterli a regime, ma da inizio anno stiamo progressivamente puntualizzando offerta e servizi, oltre che inserendo l’extralimentare (presente anche nei superstore).

E per quanto riguarda Sapori&Dintorni quali sono i vostri progetti?
Nel 2020 abbiamo aperto Piacenza, in un ex pdv Simply, mentre quest’anno apriremo in centro a Cremona e nel 2022 a Bergamo, nell’ex Teatro Nuovo. Negozi che si andranno ad aggiungere a una rete di 6 negozi (Brescia, Parma, Piacenza e 3 a Milano), che, a parte qualche rara eccezione, non ha soffer-to durante il lockdown. Anzi questi negozi (hanno ampliato il loro raggio d’azione con locker, click&collect e altri servizi di supporto alla clientela, una direttrice de-stinata a svilupparsi anche nel prossimo futuro.

Tra le attività da sviluppare rientra anche l’eCommerce?
Noi lo stiamo facendo da un po’ sia in maniera autonoma, con Altro Servizio Conad già attivo in circa 50 negozi, sia attraverso l’accordo sottoscritto con Deliveroo dal Consorzio. Inoltre, stiamo partecipando al progetto nazionale, che dovrebbe diventare operativo nella seconda parte dell’anno. Per noi l’eCommerce è parte integrante del concetto di servizio insito nella nostra mission, da declinare utilizzando tutte le opzioni possibili: vuol dire telefono, Whatsapp, click&collect nei punti di vendita più grandi, consapevoli che, soprattutto in aree competitive come la Lombardia, soluzioni di home delivery o simili sono un elemento distintivo per il consumatore nella scelta dell’insegna. Certo al momento si tratta di un servizio ancora antieconomico, ma è necessario per continuare a crescere e rafforzare la reputazione delle nostre insegne.

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