Consumer & Retail Summit: qui si parla di politica

Fino a qualche tempo sarebbe stato impensabile che un evento di grande richiamo ma pur sempre “tecnico” come il Consumer & Retail Summit, promosso dal Gruppo 24Ore con le testate dell'area retail Gdoweek e MarkUp potesse avere al centro della discussione la politica. Ma questo è stato il cuore del dibattito che ha animato le varie fasi della sessione plenaria della quinta edizione del summit, tenutasi ieri presso la sede del Sole 24 Ore.
Oltre 1.800 partecipanti, un numero da record che si deve senz'altro all'eccellenza dei panel di relatori che si sono succeduti nel corso della giornata (impossibile citarli tutti, per questo non ne citiamo nessuno) ma che si spiega anche con la voglia di tutto il mondo che ruota con interessi economici ed accademici attorno al mondo del largo consumo di capire che cosa sta succedendo e che cosa succederà.

Manovra recessiva
E qui entra in scena la politica, perché sulle scelte operate per la manovra di riduzione del debito da parte dell'Esecutivo, il giudizio è stato unanime: porteranno a un effetto pesantemente recessivo sull'economia di un Paese già provato da anni di crescita al rallentatore; insomma diluvia sul bagnato.
Concordanza assoluta anche sulla necessità di dare vita a una stagione di liberalizzazioni. Quella più importante per il mondo della distribuzione organizzata è la possibilità di effettuare nuove aperture, nel rispetto dei vincoli urbanistici e ambientali, in tempi ragionevoli e soprattutto quella di poter aprire senza vincoli di orario e giorni.

La domenica
Sulle aperture domenicali il Governo ha fatto una clamorosa retromarcia ma non è detto che la manovra resterà senza conseguenze: l'impressione è che la frattura tra Federdistribuzione e Confcommercio, giudicata senza nemmeno tanti giri di parole come l'ispiratrice del dietro front sia ormai difficilmente sanabile. D'altro canto, per essere chiari, in uno scenario che vedrà una disponibilità di redditi per consumi in riduzione, per le grandi aziende commerciali è necessario guadagnare ulteriori quote di mercato per restare in piedi con un conto economico accettabile.
Ma non solo: per le insegne è sempre più indispensabile creare un trust con il cliente, un rapporto di fiducia analogo a quello che ha con la marca: è stato il tema specifico di uno degli incontri ma è tornato trasversalmente in tutte sessioni del summit.
Sul nostro sito saranno disponibili a breve una serie di interviste video realizzate con i relatori; sulle edizioni cartacee di Gdoweek e di MarkUp daremo inoltre ampio spazio a temi e considerazioni emerse dal summit.

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