Coronavirus ed eCommerce: la tenuta dei grandi e dei piccoli

Coronavirus ed eCommerce Labate ReStore
Coronavirus ed eCommerce Barbara Labate di ReStore
Chi vincerà, tra Coronavirus ed eCommerce? La maggior tenuta sembra affidata per ora a piccole e medie imprese distributive, su base locale

Coronavirus ed eCommerce, un matrimonio forzato che sta producendo scintille prima imprevedibili, e che cambieranno il futuro di questo canale e la sua relazione con quelli fisici. Barbara Labate, Ceo di ReStore, ha analizzato la tendenza evidenziando come a uscirne vincitori siano (per ora) le piccole e medie imprese della distribuzione moderna.

Coronavirus ed eCommerce, qualche dato

I numeri a disposizione di ReStore riguardo all'eCommerce sono significativi di un servizio che è diventato indispensabile in questa fase di quarantena, soprattutto per alcune categorie di persone, quelle che già prima ne usufruivano, come i disabili, e altre che oggi sono costrette a rifugiarsi in casa, come gli anziani e famiglie con bambini piccoli.

Gli eCommerce delle principali catene italiane hanno aumentato in questa fase la penetrazione di +16 punti percentuali. Cresce del 7% la consegna a domicilio da negozio e aumenta anche la spesa media dell'online, +26% (indagine Gfk), con acquisti più attenti, per evitare di recarsi in negozio.

La rivincita di piccole e medie imprese retail

In queste settimane di quarantena sono stati presi d'assalto tutti coloro che avevano messo in piedi in precedenza un servizio di eCommerce o consegna a domicilio della spesa. ReStore opera principalmente con catene di supermercati di piccole e medie dimensioni, gestiti da imprese con base locale: queste hanno saputo gestire bene i picchi e hanno continuato a funzionare nonostante l'afflusso incontrollato, consegnando la spesa anche il giorno successivo. Sappiamo che molte grandi catene ormai rimandano la consegna anche di 10 giorni rispetto alla data del carrello.

“Se infatti, da un lato, le grandi catene stanno avendo dei problemi per la gestione della spesa online -spiega Barbara Labate, Ceo di ReStore- dall’altro lato, gli snelli processi decisionali dei nostri imprenditori locali consentono il rapido adattamento alle nuove esigenze di eCommerce. Moltissime imprese di piccole e medie dimensione che ci hanno affidato la gestione della spesa online, specialmente del centro e sud Italia, si sono riorganizzate con fluidità per far fronte al picco di spesa online, implementando il servizio e investendo in nuove risorse".

Strumenti per affrontare i picchi

Di cosa hanno avuto bisogno gli imprenditori per affrontare senza creare disservizi l'impennata degli ordini? ReStore li ha aiutati ad aumentare il numero di furgoncini per la consegna della spesa il numero dei picker per preparare le buste da consegnare, e anche il numero dei punti di vendita abilitati a erogare il servizio eCommerce e di pick up della spesa. Ecco alcuni esempi:
-Nonna Isa (VéGé) in Sardegna ha aperto altri 6 punti di vendita abilitati all'eCommerce e alla consegna della spesa a domicilio;
-Pam ha aumentato la capacità di consegna su Milano e su altre 5 città, con più utenti serviti e tempi di consegna da 1 a 7 giorni lavorativi e servizio di ritiro della spesa in negozio.
-Tra le altre catene coinvolte in questo potenziamento del servizio ci sono Picard a Milano, Coop a Perugia e Terni, Unika Market a Pescara, Maiora e Despar a Pescara, Corato e Rende, Splendidi e Splendenti in Calabria, Decò in Campania, Dok a Ischia e Pozzuoli, Florido Caffè a Napoli, Despar a Ragusa.

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