Crai festeggia i 40 anni prevedendo una crescita del 5,5%

Il gruppo è nato nell'ottobre del 1973, quando alcuni piccoli dettaglianti alimentari, attivi in Piemonte, Veneto e Lombardia, decisero di unirsi per rispondere con efficacia alla presenza sempre più incalzante della gd.
Sin dagli esordi l'insegna si è posizionata come punto di riferimento nel mercato di vicinato, con un forte radicamento nel territorio di appartenenza. "Una strategia che risulta tuttora vincente -spiega Marco Bordoli, Ad del gruppo Crai- visto che, nonostante i tempi, non solo non abbiamo ridimensionato i punti di vendita ma, al contrario, ne pianifichiamo l'espansione".

Crescita prevista 5,5%
Anche grazie a questo, Crai prevede di chiudere il 2013 con una crescita del 5,5% del fatturato consolidato di tutte le realtà appartenenti al gruppo rispetto ai 2 miliardi di euro registrati nel 2012.
Un altro elemento connotante dell'insegna è il prodotto a marchio, che racchiude e rappresenta l'identità stessa del brand. In tale ambito sono state investite, nel corso degli ultimi anni, importanti risorse. Così, per esempio, le referenze in portafoglio sono passate, nel biennio 2011-2012, da 1.520 a 1.557, raggiungendo una quota di mercato pari al 16,1%. Oggi il fatturato alle casse della private label si avvicina ai 150 milioni di euro, con un tasso di crescita annuo superiore al 5%.

Ulteriori interventi
Entro la fine dell'anno sarà realizzato un restyling completo (che coinvolgerà referenze, packaging e comunicazione) della linea Piaceri Italiani, dedicata alle diverse specialità regionali. Inoltre, "Il nostro obiettivo è essere sempre più leggibili nei confronti del cliente -precisa Bordoli-. Ciò significa rendere assolutamente simili, omogenei i punti vendita, sotto tutti i punti di vista: dal layout alle scelte di assortimento". Il gruppo continuerà, poi, a investire sui servizi che forniscono un valore aggiunto e rinforzano la relazione tra l'insegna e la clientela. È il caso, tra gli altri, del sistema di consegna a domicilio oppure della realizzazione di packaging ad hoc. E in più lo sviluppo del Csr e la valorizzazione dei prodotti del territorio, con particolare attenzione ai prodotti a km 0.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome