Dalle salse ai sughi freschi, il brand Biffi trova nuovo slancio

Il trend dei consumi premia i cibi freschi ed ecco che un'azienda storicamente attestata in area grocery qual è Formec Biffi, che da sempre fonda il proprio core business sulla produzione di salse -sia a marchio proprio (Biffi per il canale gdo e Gaia per il canale catering/horeca) sia soprattutto a marchio dell'insegna- da alcuni anni ha deciso di puntare con decisione sul mercato dei sughi freschi.

Ricettazioni esclusive
“Tutta la gastronomia fresca è un comparto che gode di ottima salute -commenta il direttore generale Filippo Benvenuto- perché da un lato le famiglie moderne hanno sempre meno tempo per cucinare e dall'altro i prodotti freschi consentono di ottenere un effetto home made più elevato rispetto ai cibi conservati. E un sugo fresco, specie se offre il plus di una ricettazione particolarmente curata e magari originale, è un favoloso facilitatore in cucina: il tempo di cuocere la pasta e si è subito pronti a portare in tavola una pastasciutta da chef”.

Inaugurata 6 mesi fa, la linea dei sughi freschi Biffi si compone oggi di 12 referenze: 4 pesti, 4 a base di pesce e 4 specialità, tutte in monovaschetta da 85-90g -formato ideale per condire due porzioni di pasta- che conservate a 0-4 °C offrono una shelf life di 90gg. “Si tratta di ricettazioni esclusive -sottolinea Benvenuto- studiate dal nostro laboratorio di R&S per differenziarci dai principali competitor del mercato, che vivendo i sughi come prodotto di complemento sono invece attestati principalmente su ricette più classiche”.

Rotazioni elevate
Il posizionamento prescelto dall'azienda per i sughi freschi è in fascia premium, ma nonostante il prezzo medio di un 10-20% superiore a quelli dei leader, i prodotti stanno dando grandi soddisfazioni all'azienda lodigiana, che infatti sta già lavorando a nuove ricettazioni. “L'ampiezza di gamma è importante -spiega Benvenuto- per fidelizzare lo zoccolo duro degli shopper più altoconsumanti, ma soprattutto per rafforzare il posizionamento del brand Biffi come specialista nel segmento. Anche se nella maggior parte dei casi, andiamo a scaffale con 3/4 facing e quindi con i prodotti più altovendenti, ovvero il pesto senz'aglio, il sugo radicchio e speck e il sugo all'astice, che stanno evidenziando rotazioni sorprendenti”. Insomma, non che Formec Biffi -che ha chiuso il 2007 con un fatturato di 49 milioni di euro (+13% sul 2006)- abbia deciso di cambiar pelle, anzi, forte di una struttura molto flessibile, intende continuare a presidiare le diverse aree di business. Per il 2008, l'obiettivo è arrivare a un giro d'affari di 60 milioni di euro, composto per il 47% dalla produzione a marchio proprio, per un altro 40% dalla produzione contoterzi e per il restante 13% da un'altra attività ormai "storica" dell'azienda: quella di confezionamento e distribuzione dei prodotti Solvay (bicarbonato). “Per tutto il 2008 -afferma Benvenuto- concentreremo i nostri sforzi sull'allargamento distributivo e sulle esposizioni preferenziali, dopodiché potremo passare a investire in comunicazione consumer”.

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