Deloitte illumina sul budget di Natale tra web e tecnologia

Un terzo dei consumatori italiani non si farà influenzare dalla tensione sui prezzi per far fronte alle spese natalizie, ma un altro terzo ha previsto che dovrà ridimensionarle. La parte rimanente si divide tra quelli che, per equilibrare il budget, hanno intenzione di spendere meno per i generi alimentari per lasciare invariata la spesa destinata ai regali, e quelli che invece opteranno per la scelta opposta.

Questi sono i principali risultati dell'indagine condotta da Deloitte su 20 paesi dell'area Emea (Europe, Middle East, and Africa). Pur evidenziando come disponibilità di spesa e propensione agli acquisti siano strettamente legati alla situazione economica del paese d'appartenenza, la ricerca mostra un profilo tendenzialmente unitario delle abitudini di consumo.

Chi sale e chi scende tra i paesi europei

Il caro petrolio da un lato e il rialzo, effettivo o presunto, dei prezzi di vari prodotti di largo consumo, condizionano la propensione agli acquisti natalizi. In base al sondaggio, si prevede che nei paesi europei l'aumento della spesa si aggirerà sul 3%. In dieci dei 20 paesi presi in esame, i consumatori hanno dichiarato l'intenzione di spendere di più rispetto all'anno precedente, con la Grecia al top(+8,4%), mentre nei rimanenti 10, spesso caratterizzati da una difficile situazione congiunturale e tassi di crescita inferiori, si prevede che i consumatori spenderanno dal 3,6% (Paesi Bassi) all'1,5% (Svizzera) in meno rispetto al Natale 2006. In Italia si registra una diminuzione attesa nelle spese natalizie pari al 2,8%.

I regali più ambiti

In tutta la regione Emea, i regali più ambiti dagli adolescenti sono quelli tecnologici: lettori Mp3, IPod, telefonini e giochi elettronici. Decisamente più tradizionalisti gli adulti: libri (45%), denaro/buoni acquisto(40%)e abbigliamento/calzature (39%) restano in vetta alla lista dei doni più desiderati, seguiti da viaggi gioielli/orologi, cosmetici, Cd, telefonini, computer, Mp3 e IPod. Il 63% degli intervistati europei si è detto disposto a pagare un po' di più per un regalo rispondente a buoni criteri di produzione. Questo vale soprattutto per i giocattoli: il 52% si è dismostrato molto sensibile al tema della sicurezza degli articoli d'importazione. Il 73% degli italiani sceglierà i doni in base al rispetto degli standard di qualità, il 47% in base all'eticità dell'azienda e il 64% in base al luogo di produzione.

E-commerce

Cresce anche l'importanza di internet: all'interno dell'area Emea, secondo Deloitte, si collocherebbe al quarto posto per importanza come canale di vendita degli articoli da regalo natalizi. I più acquistati in internet sono i libri (48%), seguiti da musica/Cd (37%) e prodotti audiovisivi/Dvd (29%).

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