Despar fa campagna acquisti con 5 nuovi soci

Con l'ingresso di 5 nuovi gruppi distributivi (tre del Sud e due del Nord) Despar Servizi rafforza la propria compagine con un consistente aumento delle vendite a scontrino (+20%) e un miglioramento della quota di mercato dell'1%. I
l giro d'affari alle casse di Despar sale così a 5,4 miliardi di euro. I nuovi soci portano in dote un volume d'affari compreso tra 900 milioni di euro, se partiamo dall'ultima stima disponibile del fatturato Despar, relativa al 2011: 4.500 milioni di euro.
I 5 nuovi soci sono la bresciana L'Alco, la piemontese Viale, la pugliese Cannillo e le due siciliane Ergon e Gicap. Si tratta di 5 imprese che, fino al 31 dicembre 2011, gravitavano nell'orbita Interdis, come Luigi Viale, storico gruppo di Casale Monferrato con quasi 80 anni di storia e una lunga militanza nel gruppo di via Lomellina. Le 5 imprese confluite in Despar rappresentavano il 16,1% del giro d'affari di Interdis.

Da Dimeglio a Despar:
ottimizzazioni e sinergie


L'ingresso in Despar comporterà il cambio delle insegne, se si possono estendere a tutti i 5 partner i commenti di Giacomo Conter, proprietario della bresciana L'Alco: "Oltre al nostro ingresso in Despar Servizi, con questa operazione avviamo un cambio di insegna per tutti i nostri 50 punti di vendita. Con questa scelta, rafforziamo la nostra politica commerciale facendo leva sulla struttura di acquisto e servizio di un gruppo come Despar".
Questa massiccia acquisizione di nuovi soci conferma (e già dalle parole di Conter lo si può intuire) l'esigenza di trovare solidi punti di riferimento nelle fasi negoziali del rapporto commerciale, con particolare riferimento alle condizioni quadro negli acquisti, per le quali è decisiva la presenza di Despar in Centrale Italiana (Coop Italia). Ma non è solo una questione di migliore negoziazione nazionale. Despar ha lavorato molto anche nel marketing -cui si è dedicato con notevole energia l'attuale direttore generale e procuratore di Despar Italia, Gianluca di Venanzo - e nella segmentazione dei formati di vendita e del portafoglio prodotti con lo sviluppo di nuove gamme di store brand. Fortemente consolidato anche il canale dell'ingrosso a libero servizio: i cash salgono infatti da 14 a 23. 

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