Editoriale | Attendendo il metaverso abbiamo imparato la lezione di Second Life

Cristina Lazzati
L'editoriale della direttrice Cristina Lazzati (da Gdoweek n. 18, 30 novembre 2021)

Questo fine 2021 vede l’apparizione di un termine che rimanda al mondo sci-fi: “metaverso”. Coniato dallo scrittore Neal Stephenson per il suo Snow Crash, romanzo cyberpunk del 1992, il metaverso non è solo una citazione letteraria ma è assurto all’onore delle cronache grazie a Mark Zuckerberg, che ne ha annunciato la nascita e il futuro (almeno 10 anni), cambiando anche nome alla sua società: infatti, da Facebook,
nasce Meta, un nuovo sistema interconnesso e vitale ancorché virtuale.

Andando con ordine: cos’è il metaverso? Il metaverso è il luogo in cui il mondo fisico e quello digitale si incontrano. È uno spazio in cui rappresentazioni digitali di persone, gli avatar, interagiscono, lavorano, giocano, incontrandosi nel loro ufficio, andando ai concerti e persino provando i vestiti.

Al centro di questo universo, c’è la realtà virtuale, un mondo digitale cui possiamo già accedere, guarda caso, tramite i visori Oculus VR di Facebook. Il metaverso include Web 3D, Realtà Aumentata e Realtà Virtuale e Facebook ha già in corso una versione professionale del metaverso: Horizon Workrooms, un’app che consente ai lavoratori di Oculus di entrare negli uffici virtuali e tenere riunioni.

Sorge spontanea un’altra domanda: cosa comporta il metaverso? Alcune applicazioni sono già tra noi, c’è Gather.town, vera e propria città virtuale con una grafica anni 80, o Roblox, che da poco ha acquisito Loom.ai, simile a Gather con scelte grafiche differenti. Ovviamente l’obiettivo di Zuckerberg & Co è di ampliare le attività, dal gaming, agli uffici, dai concerti allo shopping, il tutto seamless.

Nulla di nuovo sotto il sole per chi ricorda Second Life e il suo mondo virtuale... funzionerà questa volta? Probabile, anche se molti ostacoli sono ancora lì, tutti da superare, ma oggi si è tutti più pronti, la maggior parte di noi ha scoperto il vantaggio delle riunioni a distanza, dello shopping dal divano.

Il metaverso è un completamento alla multicanalità, un altro canale che si aggiunge ma non si sostituisce al mondo reale e, probabilmente, è proprio questo che lo differenzia dalle esperienze del passato: la realtà che funzionerà sarà immersiva ma non esclusiva. Ricordiamo che anche i clienti evolvono!

(Editoriale Gdoweek 18, 30 novembre 2021)

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