Esselunga presenta il vademecum per l’etichetta ambientale

Un manuale di istruzioni per aiutare i consumatori a leggere correttamente l’etichetta ambientale e conferire i rifiuti nell’apposita raccolta differenziata

Dal primo gennaio 2023 è divenuta obbligatoria l’etichetta ambientale da apporre sui prodotti da gdo e per favorire un opportuno riciclo Esselunga ha deciso di fornire ai propri clienti un vademecum con le istruzioni precise per leggere correttamente la nuova etichettatura e i suoi simboli.
Consigli pratici per il corretto conferimento degli imballaggi Esselunga, è questo il proposito del libricino di istruzioni fornito dal retailer e consultabile sia in pdf online, sia in forma cartacea. Un ottimo esercizio all’insegna della formazione e dell’inclusione dei consumatori.

Le istruzioni per l’etichetta ambientale

Il vademecum spiega come identificare i diversi materiali degli imballaggi, traducendo le sigle apportate sulle etichette ecologiche. Inoltre, Esselunga specifica anche la modalità corretta per gettare i packaging evidenziando, per esempio, se debbano essere lavati prima del conferimento. La sezione adibita ai confezionamenti in carta specifica il significato del marchio Aticelca, che garantisce la completa riciclabilità del prodotto; a tal proposito Esselunga annuncia la riduzione dell’uso di plastica nelle vaschette gelato mdd. Stessa scelta è stata fatta sui packaging in plastica dell’ortofrutta, con una riduzione del 35% di plastica nelle confezioni di fagioli e fagiolini freschi. In questa sezione, poi, Esselunga legge i simboli relativi alle plastiche compostabili, uno specchietto essenziale che permette al consumatore di individuare e distinguere le biodegradabili dalle tradizionali per gettarle nel corretto bidone.

Il decreto legislativo

Attraverso il decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116 che dispone che tutti gli imballaggi siano “opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche Uni applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea”, sarà possibile per il consumatore differenziare correttamente ogni imballaggio al fine di favorire il percorso di riciclo, riuso e smaltimento. Secondo il decreto, quindi, da quest’anno non è più possibile mettere in commercio prodotti che siano sprovvisti di tale etichettatura.

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