Estendo vuole far crescere la propria rete di centri di assistenza tecnica

Oggi a Orta San Giulio (No) la società di servizi di assistenza tecnica Estendo e, per parte della categoria artigiani riparatori di elettrodomestici, Confartigianato, Cna e C.u.n.r.e. hanno siglato un accordo finalizzato a consentire alla rete di CAT (Centri di assistenza tecnica) di Estendo di poter far conto su nuovi convenzionati che, nel rispetto del codice etico professionale, garantiscano la massima qualità, affidabilità e tempestività del servizio.

Estendo, società nata nel 2004, leader nella vendita di estensioni di garanzia e nella fornitura di servizi di assistenza tecnica per elettrodomestici, televisori, computer ed elettronica di consumo, conta su una rete di 400 CAT convenzionati in tutt'Italia.
Questa rete rischia però di essere inadeguata in funzione delle 400mila estensioni di garanzia vendute nel 2007, attraverso varie insegne gss e gdo, e le 350mila previste per il 2008, per un totale di 750mila. Un valore che, in termini statistici, si dovrebbe tradurre, entro il 2012, in circa 40mila riparazioni all'anno.

Una prospettiva condivisa
Una quantità di lavoro che non poteva sfuggire alle associazioni di categoria, tanto è vero che l'accordo è stato voluto pienamente da entrambe le parti, stante la reciproca
convinzione che il mercato dell'assistenza stia cambiando e possa
offrire nuove opportunità di lavoro per gli artigiani, che poi sono una
parte essenziale del mondo delle PMI, anche in funzione della loro solida strategia economica “visto che non
delocalizzano -ha affermato Innocenzo Sartor presidente nazionale Confartigianato Divisione Riparatori Elettrodomestici- offrono posti di lavoro non precari e hanno in grande considerazione la specializzazione e competenza tecnica dei dipendenti”.

Estendere la garanzia significa più riparazioni
Il ciclo di vita del prodotto si sta accorciando, mentre i costi di riparazione crescono: il consumatore tende così sempre più a sostituire il prodotto invece di ripararlo. A contrastare questa tendenza interviene il periodo di garanzia che, al contrario, favorisce l'attività di riparazione. Però nel caso della garanzia tradizionale di 2 anni, i costi e le condizioni generali della riparazione vengono stabiliti dalle case produttrici, con un'evidente ricaduta negativa sui benefici economici per i CAT.
Viceversa l'offerta dell'estensione del periodo di garanzia viene effettuata da un nuovo soggetto: il canale di vendita, che sta così spodestando le case produttrici dal ruolo di protagoniste del rapporto prodotto-consumatore, attribuendo, invece un ruolo essenziale ai CAT come post vendita. Questi, infatti, insieme con il personale della catena, che fanno pre vendita e vendita, diventano i veri protagonisti del rapporto con il consumatore ai fini della sua soddisfazione e, quindi, della sua fidelizzazione a quella certa insegna presso cui ha comperato il prodotto.
In questo modificato rapporto, il vantaggio non è solo per l'insegna, ma per l'Italia in senso lato, giacché con l'assistenza tecnica intesa come consulenza, si crea nel nostro Paese un'opportunità di lavoro qualificato che andrebbe completamente persa se si procedesse alla sostituzione dei prodotti al posto della loro riparazione.

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