Federdistribuzione: agevolazioni fiscali anche per gli elettrodomestici ad alto risparmio energetico

Il comparto dell’elettrodomestico attraversa di fatto un periodo di
forte difficoltà, caratterizzato da un calo sia dei volumi (-11,3% nel
2011 e -8,1% nel 2012) sia dei fatturati (-14,6% nel 2011 e -9,7% nel
2012).
Poiché dal 6 giugno scorso è in vigore il decreto legge (Dl 63/2013) che
prevede la proroga dell'ecobonus e delle detrazioni per le
ristrutturazioni edilizie con l’ampliamento delle agevolazioni fiscali
anche sull'acquisto di mobili, si chiede
di allargarlo anche ad un altro importante settore, quello degli
elettrodomestici ad alto risparmio energetico. Questo è quanto richiesto da Federdistribuzione (che rappresenta, anche attraverso Aires, oltre l’80% del mercato) in audizione alle Commissioni Finanze e Industria del Senato che stanno esaminando il Ddl di conversione.

Coperture finanziarie
Federdistribuzione evidenzia come la
sua proposta non comporterebbe alcun onere aggiuntivo per lo Stato.
Infatti, nella relazione illustrativa della norma, l’impatto sulla
finanza pubblica della nuova agevolazione è stato calcolato partendo dai
dati relativi alla detrazione fiscale concessa nel 2009 che
comprendeva, oltre ai mobili, anche gli elettrodomestici. A ciò si
aggiunga che la richiesta di inserire nel provvedimento gli
elettrodomestici ad alto risparmio energetico non implica in ogni caso
il superamento del tetto massimo di spesa agevolabile per ogni
cittadino, che rimarrebbe invariato a 10.000 euro.

Si potrebbe innescare un circuito virtuoso
Secondo Federdistribuzione "La proroga dell’ecobonus offre uno stimolo alle famiglie per realizzare con economicità spese importanti di ristrutturazioni. Ampliare l’ambito del provvedimento anche agli elettrodomestici ad alto risparmio energetico consentirebbe di innescare un più rilevante circuito virtuoso, rilanciando anche questo settore e creando così un forte volano positivo per l’intera economia. Promuoverebbe inoltre l’innovazione tecnologica finalizzata a ridurre i costi energetici e quindi gli impatti sull’ambiente".

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