Finanziamenti alle imprese del Centro-Sud per la transizione ambientale

Interspar Modugno (Ba)
Integrare food, non alimentare e ristorazione su una dimensione tra i 2.500 e i 3.500 mq, con nuovi percorsi: queste le caratteristiche dell’Interspar di Modugno (Ba), il nuovo format 35 di Maiora Despar Centro Sud
La Bei e Mcc mettono sul piatto 200 milioni di euro. Intanto Intesa Sanpaolo e Sace sostengono gli investimenti di Coca-Cola a Catania. La scommessa di sistema è ridurre il gap con la parte più ricca del Paese

L’obiettivo è ridurre il gap rispetto alla parte più ricca della Penisola, anche nell’ottica di una maggiore coesione sociale, come indicato dal Pnrr. Negli ultimi tempi stanno accelerando le iniziative a sostegno delle imprese meridionali impegnate nei processi di ammodernamento dei prodotti e dei processi. Ne abbiamo parlato di recente con un focus sul ruolo che la finanza gioca a sostegno delle filiere meridionali e in questa direzione va anche lo stanziamento da 200 milioni di euro previsto dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e da Mediocredito Centrale (Mcc) per sostenere le piccole e le medie imprese del Mezzogiorno impegnate nella transizione green.

Le risorse a disposizione e le modalità di accesso

Quanto alla destinazione dei fondi, le parti hanno concordato che almeno il 70% del plafond sia dedicato al finanziamento di imprese presenti nelle Regioni di coesione, ovvero Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, e Umbria; almeno il 30% dei nuovi finanziamenti contribuisca alla lotta contro il cambiamento climatico, attraverso investimenti in energia rinnovabile, in efficienza energetica, in mobilità sostenibile e miglioramento della gestione delle risorse naturali e del ciclo dei rifiuti; infine almeno il 70% delle risorse sia dedicato al finanziamento di progetti promossi da Pmi, e il 30% per progetti promossi da mid-cap, senza distinzioni tra i settori merceologici.

Tassi agevolati e sostegno di lungo termine

La nuova linea di credito prevede finanziamenti della durata massima di dieci anni a copertura del fabbisogno di liquidità a medio/lungo termine delle imprese, un ammontare massimo per ciascun finanziamento pari a 12,5 milioni di euro e il trasferimento di un vantaggio finanziario alle imprese, pari ad almeno 25 punti base, rispetto ai pricing ordinariamente vigenti al momento della richiesta di erogazione.

Presentando l’iniziativa, la vicepresidente della Bei Gelsomina Vigliotti ha sottolineato come la promozione della sostenibilità ambientale e della coesione nell’Ue siano “le due priorità della Bei”, per poi aggiungere che l’obiettivo è distribuire le risorse tra “centinaia di imprese sul territorio, offrendo loro nuova finanza a condizioni agevolate per promuovere la transizione ecologica nel Paese”.

Un’iniziativa che si inquadra nel novero delle strategie per favorire la modernizzazione del Mezzogiorno a cominciare dal suo tessuto produttivo, come del resto punta a fare il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che a quest’area riserva il 40% delle risorse.

La spinta di Sace e Intesa SP a Coca-Cola in Sicilia

Sempre a proposito di sviluppo imprenditoriale al Sud, da segnalare che Sibeg Coca-Cola, società catanese che produce e distribuisce in Sicilia dal 1960 tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola, ha ottenuto da Intesa Sanpaolo un finanziamento da 10 milioni di euro, dotato della garanzia Supportitalia (prevista per sostenere le esigenze di liquidità e investimenti delle imprese italiane impattate dal conflitto russo-ucraino).

L’operazione consentirà di accelerare nella strategia di sviluppo green di Sibeg. “Grazie al nostro ambizioso obiettivo: diventare azienda Carbon Neutral a emissioni zero entro il 2026 –, sottolinea in una nota l’ad dell’azienda siciliana Luca Busi - abbiamo pianificato un importante piano di investimenti pluriennale, con l’obiettivo di arrivare puntuali all’appuntamento con questa epocale rivoluzione”.

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