"Sicuro di volere il resto? Non vuole invece tentare la sorte?" Potrebbe essere questa una delle frasi che le cassiere, a breve, dovranno imparare e suggerire ai clienti per invitarli a “investire” il resto in un gioco d'azzardo.
Un iter quasi al termine
Infatti, il 24 gennaio, la Commissione europea ha dato il via libera alla regolamentazione dei giochi di sorte al consumo (presentata nell'ottobre del 2010 dall'Aams, l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato), ovvero una lotteria autonoma, non legata ai giochi già esistenti, inserita nel Decreto Abruzzo dal Governo Berlusconi, che prevede di raccogliere oltre i 500milioni di euro annui per i terremotati del 2009. Probabile quindi che il relativo decreto attuativo arrivi a essere emanato in tempi brevi.
New business per la gdo
La puntata non potrà superare i 5 euro e contente di vincere somme per
migliaia di euro, a livello nazionale, in base ai regolamenti e le
modalità stabilite dai Monopoli di Stato.
L'importo di ciascuna ricevuta di gioco sarà così suddiviso: 8% andrà al venditore, 2,5% ai Monopoli di Stato, 4,5%ai concessionari, 30% all'erario e 55% al montepremi.
La giocata dovrà essere comunque legata all'acquisto di beni o servizi e i registratori di cassa emetteranno una ricevuta in una sezione distinta dello scontrino fiscale.
Certamente si tratta di un nuovo business per la gdo, considerato che nei primi 11 mesi del 2010, gli italiani hanno “investito” 55 miliardi di euro in giochi d'azzardo legali, con un trend sul medesimo periodo del 2009 del +13,17%.