Granarolo: il futuro è offrire la qualità a prezzi accessibili

II mercato dello yogurt continua
a godere di ottima salute, ma è
anche molto affollato e competitivo.
Qual è il posizionamento dei
vs brand?

Nel mercato dello yogurt siamo presenti
con due grandi brand: Yomo e
Granarolo. Nel lessico famigliare degli
italiani il primo è sinonimo di yogurt:
è il marchio che ha creato il
consumo dello yogurt nel nostro
Paese e che da sempre si connota per
qualità, genuinità e semplicità. Il suo
posizionamento è ben espresso dal
claim “Yomo, il piacere di star bene".
Infatti, Yomo è lo yogurt che aiuta a
star bene con gusto. Pensato per chi
ricerca il benessere senza artifici, attraverso
un’alimentazione sana e naturale,
ancora oggi poggia il suo successo
su Yomo Omogeneo: vero yogurt,
vera frutta e una lista di ingredienti
decisamente corta. In sostanza,
uno yogurt italiano al 100% (ottenuto
solo da latte italiano), naturale
al 100%, che conta su una fetta di
consumatori che apprezzano il valore
delle cose semplici e genuine.
Lo yogurt Granarolo fatto con latte
di Alta Qualità, invece, è rivolto a
coloro che pensano che lo yogurt
debba essere genuino, ma anche cremoso
e gratificate. Granarolo AQ,
infatti, pur essendo un prodotto decisamente
goloso, è ottenuto con ingredienti
sani, naturali e controllati,
ed è certamente lo yogurt cremoso
più rigoroso sul piano della qualità
della materia prima (solo latte fresco
italiano di alta qualità) e della genuinità
dei componenti.

Fare innovazione significa più marginalità,
oltre che distintività per la
marca. Quali sono i lanci recenti
che vi stanno dando maggior soddisfazione?

Il successo più eclatante è certamente
quello di Yomo Desiderio: una linea
composta da nove referenze di
yogurt interi, con un posizionamento
chiaro e distintivo ("lo yogurt sano,
buono come un dessert"), e uno
straordinario profilo organolettico.
Lanciato nel gennaio 2007, è stato
riconosciuto come il prodotto di
maggior successo nel mercato dello
yogurt durante tutto l’anno solare,
in termini di rotazioni a volume e a
valore (secondo le rilevazioni IRI
I+S+S).

Quali sono le linee di sviluppo future,
ovvero le aree strategiche che
intendete andare a rafforzare?

In questo momento stiamo lavorando
sulle aree core di entrambi i
brand, Yomo e Granarolo. Siamo
convinti che ci siano ancora spazi di
crescita per prodotti che godono di
plus rilevanti e distintivi, coerenti
con i Dna delle due marche e con il
profilo del nostro gruppo. Nel mercato
dello yogurt siamo il primo
operatore italiano: un primato che
impone delle responsabilità, che il
Gruppo Granarolo è pronto a cogliere.

Alla luce della contrazione dei consumi
alimentari, qual è la politica di
prezzo adottata?

Noi vogliamo offrire valore al consumatore
attraverso prodotti eccellenti
sul piano qualitativo, accessibili sul
piano del prezzo. Non è facile garantire
qualità a prezzi ragionevoli, ma
questa continua ad essere la nostra
sfida. Non intendiamo agire sulle
formulazioni per contenere i prezzi
come fanno altri. Vogliamo continuare
a garantire la massima qualità,
cercando una maggiore efficienza sul
piano dell’organizzazione interna.
Questo significa, ad esempio, dosare
con molta attenzione la comunicazione
e le politiche promozionali.
Ma non rinunceremo alla qualità.

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