I carrelli in plastica di Plastimark, esempio di economia circolare

Plastimark festeggia i 25 anni, sempre più focalizzata nella produzione di strumenti per uno shopping più sostenibile

Plastimark, società con sede a Caraglio, in provincia di Cuneo, un nome di riferimento negli strumenti per il mondo retail, ha festeggiato 25 anni, “Sono in realtà 27, ma cadendo l’anniversario negli anni del Covid, abbiamo preferito spostare la festa e invitare qui da noi quante più persone”, dice Oscar Giordano, amministratore delegato dell’azienda. I suoi carrelli in plastica e ibridi si possono trovare negli store in Italia e nel mondo, un’alternativa a quelli più diffusi in metallo ma che fanno della sostenibilità in ottica circolare un tratto distintivo.

Carrelli in plastica utilizzati negli store in tutto il mondo

Oscar Giordano, amministratore delegato di Plastimark
Oscar Giordano, amministratore delegato di Plastimark

A Caraglio si sono così date appuntamento più di 120 persone tra distributori, system integrator e insegne in rappresentanza di 40 Paesi del mondo. Durante la giornata abbiamo potuto vedere dal vivo le linee di produzione dei carrelli e di come i polimeri della plastica, materiale messo spesso sotto accusa in ambito di prodotti monouso, diventi invece ambientalmente una soluzione sostenibile quando utilizzata in un contesto di circolarità, riciclando la materia prima e dando vita a nuovi prodotti. “Le plastiche oggi sono dei polimeri completamente riciclabili -dice Giordano-. Noi li utilizziamo da tanti anni, sono molto leggeri e riciclabili completamente a fine vita. Sul mercato italiano ci occupiamo noi direttamente del recupero dei cestini e dei carrelli, mentre sul mercato estero lo facciamo tramite i nostri distributori”.

La vocazione della società è indubbiamente internazionale e non a caso Plastimark ha anche una sede in Francia, dove i carrelli e cestini sono utilizzati da grandi nomi di riferimento del settore come Carrefour, Système U, Leclerc, Auchan, Intermarché e Leroy Merlin. In Italia sono utilizzati per esempio da Conad, nel nord Europa da Coop Switzerland e Rimi Baltic, nella zona Africa e Medio Oriente da Spinneys, Al Meera, Bindawood e Panda. Il fatturato totale tocca i 6 milioni di euro, il 40% proviene da vendite in Italia, il resto diviso tra Europa/Nord Africa e Medio Oriente contando anche alcuni clienti in sud America e Asia.

Azioni concrete per rendere lo shopping sostenibile

Plastimark è famosa per la sua attenzione all’ambiente -lo slogan “Shopping is sustainable” accompagna l’azienda da 1995-, e sta negli ultimi anni concentrando sempre di più i suoi studi su quale possa essere il suo contributo alla sostenibilità. Nuovi carrelli e cestini moderni che perfettamente rispondano alle abitudini di spesa in continua evoluzione e ampliamento della gamma di compound, tutti realizzati in materiali riciclati: dal post consumo industriale a quello domestico, fino ad arrivare all’utilizzo delle plastiche raccolte da mari e spiagge. L’azienda ha anche recentemente aderito ai progetti di riforestazione della startup Alberea tramite l’acquisto di alberi che verranno piantati nei prossimi mesi sul suolo sardo e che assorbiranno una parte della CO2 oltre che aumentare la biodiversità e la resilienza climatica dei luoghi in cui saranno piantati.

Carrelli, cestini e pallet in plastica

Il cestino Slimmer arriva negli store

Durante i festeggiamenti per i 25 anni di attività, è stata presentata una novità nella gamma dei cestini di Plastimark: si tratta di Slimmer, il cestino a 2 o 4 ruote estremamente versatile per tutti i negozi. La sua silhouette sottile consente una movimentazione più facile e agevole anche nei negozi con corsie più strette. Il design è quello caratteristico della linea Plastimark e la sua capacità di carico può essere aumentata da 60 a 82 litri grazie all’integrazione con il cestino Minityko

La gamma di prodotti di Plastimark si compone di carrelli, cestini e pallet, ma durante il giro abbiamo potuto vedere anche contenitori plastici per il modo avicolo, per esempio per il trasporto delle uova, perché la società fa parte del Gruppo Giordano nato in questo mondo, spostandosi poi su quello retail con Plastimark. Tra i carrelli troviamo quelli ibridi, con il cestello in plastica e la struttura sottostante in metallo come City, Keita, Twiga, Duka e Hybrid nelle sue declinazioni Super, Maxi e Iper, tutti questi in grado di rispondere per dimensioni alle esigenze delle diverse superfici di vendita: dal piccolo negozio di prossimità al grande ipermercato.

Tra tutti spiccano indubbiamente per design e caratteristiche costruttive i due carrelli in plastica monoblocco Pleasy e Roomy, progettati dall’architetto e designer Cesare Monti: sono concepiti come prodotti ultraleggeri, costruiti in un unico blocco senza viti, interamente realizzato in plastica. La loro accurata ergonomia risulta confortevole durante l’utilizzo, sono silenziosi e manovrabili da ogni lato e coniugano dimensioni contenute a una capacità di carico che nel Pleasy è di 100 litri, mentre nel Roomy arriva a 160 litri. Sono anche completamente personalizzabili scegliendo da una palette molto ampia di colori e inserendo informazioni e grafiche sul manico, uno dei punti di contatto più importanti per chi si muove all’interno dei negozi durante la spesa. Nella foto qui sotto in verde e arancione sui pallet è MisterDolly, prodotto nel 1997, è il primo carrello in plastica mai realizzato in Europa, mentre gli ultimi arrivati sono Roomy e Pleasy, prodotti dal 2019, e nel video più sotto, lasciamo al designer e architetto Cesare Monti raccontare come sono nati e le loro caratteristiche salienti.

Cesare Monti su design e funzionalità di Pleasy e Roomy

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