Il caffè in moka e cialde va scelto con i sensi

Preparare il caffè, come ci ha spiegato Eduardo, è un'arte, ma anche scegliere la miscela giusta al supermercato non è proprio facile: sugli scaffali ci sono infatti prodotti di buona qualità venduti a prezzi contenuti e, all'opposto, prodotti di scarsa qualità che si fanno pagare invece molto bene.

La ricerca
Questo quanto emerge da una ricerca chimico-sensoriale condotta in Italia su caffè moka, in cialde e in capsule da Absis Consulting, spin-off accademico dell'Università di Udine. Uno studio che ha preso in considerazione i principali marchi presenti nella distribuzione moderna, in totale ben 26 diversi prodotti.
Per ogni caffè la ricerca ha indagato le principali caratteristiche chimiche e sensoriali, sintetizzandole nell'Indice Absis. In particolare per ogni prodotto sono state rilevate le concentrazioni delle cosiddette molecole killer (geosmina, 2,4,6 tricloroanisolo e 2,3,4,6 tetracloroanisolo), così definite perché capaci di annullare gran parte delle note aromatiche positive già a bassissime concentrazioni dando sensazioni di terra, legno marcio, farmacia e muffa. Ed emerge che ben un terzo dei prodotti considerati ha ottenuto un Indice Absis negativo.

I prodotti brandizzati
"Neppure la fama del marchio risulta una garanzia - conferma Luigi Odello, curatore della ricerca e docente di Analisi sensoriale in diverse università italiane - Alcuni prodotti molto pubblicizzati escono bene, altri decisamente meno, e lo stesso succede a livello di prodotti a marchio". Insomma, sul mercato c'è di tutto e di più. Il consumatore può godere di caffè interessanti spendendo poco, ma occorre che li sappia scegliere. Come? Affidandosi soprattutto ai suoi organi di senso, perché purtroppo non esistono altri indicatori alla sua portata.

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