Il Gigante sperimenta nuove insegne e format

Il gruppo della famiglia Panizza sta lavorando in diverse direzioni per meglio presidiare il territorio (da Gdoweek 15)

Nuovi format cercasi: in questo periodo l’attività dei retailer sembra orientata a una maggiore reattività verso la sperimentazione di formule di vendita nuove, almeno per l’insegna che le propone. È il caso de Il Gigante (Selex) che sta, accanto ai suoi classici store, testando nuove insegne per soddisfare nuove esigenze di mercato: a luglio, infatti il gruppo della famiglia Panizza ha lanciato a Lodi Gitre, una nuova firma che vuole proporsi come formula edlp per il gruppo. “Era da tempo che volevamo provare una soluzione di questo genere che stanno testando altri operatori, anche all’interno del nostro gruppo -racconta Giorgio Panizza, consigliere delegato del gruppo-. Per questo abbiamo colto l’occasione di questo store, l’ultimo tra quelli che abbiamo rilevato dal concordato di un’altra realtà distributiva (ndr Nuova Distribuzione) che si trova in un bacino d’utenza, che già ben presidiamo dal ’93 con un nostro classico ipermercato di 8.000 mq, che ci dà buone soddisfazioni”.

Gitre si caratterizza per una dimensione di 2.500 mq, con un’offerta complessiva di circa 10.000 referenze, un numero di articoli in linea con quella di un supermercato, che privilegia alcune categorie: nello specifico, il gruppo ha scelto di ridurre il peso del mondo della cura persona, per ampliare vini e bevande che rispondono meglio a logiche di attrazione, oltre a scatolame di base e surgelati.

“Abbiamo anche ridotto il concetto di servizio rispetto ai nostri abituali standard, nel senso che abbiamo deciso di non inserire il banco servito della macelleria e del pesce, preferendo soluzioni self service -continua Panizza-. Rimane, invece, il banco della salumeria-gastronomia, che riteniamo essenziale anche in un punto di vendita di questo genere”. L’assortimento comprende anche 8.000 marche. “Questo per sottolineare il nostro posizionamento di alternativa al discount: un superstore come assortimento, ma prezzi competitivi adatti a chi frequenta il discount”, precisa Panizza. Per facilitare la spesa e renderla più veloce grazie a una visuale più ampia dell’intera offerta del punto di vendita, sono stati scelti scaffali di altezza ridotta, con un massimo di quattro ripiani. Non manca il non food, limitato, però, a un’offerta di occasioni attraverso l’utilizzo di merce di fine stock.

Non è prevista nessuna soluzione di eCommerce o di click&collect, che non si concilia con gli equilibri economici della formula, mentre CosiComodo (progetto comune di Selex per l’online) continua a registrare performance positive. Non mancano progetti per lo sviluppo. “Al momento si tratta di un test da valutare nelle sue performance -chiarisce Panizza-. Pensiamo di aprirne altri 2-3, in quei bacini di utenza già ben presidiati con i nostri supermercati e superstore”.

Non si tratta dell’unica sperimentazione che Il Gigante sta testando sul territorio. A Brescia, infatti, a metà settembre, un nuovo supermercato a insegna Il Mio Gigante, firma per il mondo dell’affiliazione. Si tratta, infatti, di un ex Ipersimply, gestito da un partner (Massimo Capretti) che ha cambiato veste con un format che mette in risalto i punti forti del gruppo, vale a dire i freschi.

Molta cura, quindi, è stata posta sulla realizzazione della macelleria servita (gestita instore da uno specialista delle carni come Aliprandi, noto salumificio locale che lavora anche le carni), della pescheria e della salumeria-gastronomia, con un’area rosticceria per i piatti pronti preparati giornalmente.

L’assortimento comprende anche prodotti locali, provenienti dalla Franciacorta e dalle Valli del bresciano, oltre che una specializzazione in alcune categorie (biologico, senza glutine, vegano); 1.200 le mdd a marchio Il Gigante.

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