Il tonno è in buona salute: i prezzi aumentano ma le vendite tengono

Con un giro d'affari di quasi 700 milioni di euro il mercato del tonno in scatola è uno dei più importanti in assoluto nella gdo. I dati di Iri, aggiornati a marzo 2009, dicono anche che si tratta di un mercato in buona salute, con vendite in tenuta (+1,1%) a volume, nonostante l'aumento dei prezzi (+5,8%, dato leggermente più alto dell'inflazione food di periodo), che ha fatto lievitare il valore del 7%.
Praticità nella preparazione, salubrità degli ingredienti e costo a porzione relativamente bassi (almeno se si parla di prodotti mainstream) è il mix che garantisce il successo di una referenza che entra nella quasi totalità delle dispense italiane. La parte del leone (80% del mercato) è rappresentata dal tonno sott'olio in porzionatura fino a 300 g; più modeste e in decremento le quote del tonno naturale (11%), dei filetti (8,3%) mentre il tonno in scatole di dimensioni superiori a 300 g si accontenta di un modesto 1,3%. In grande evidenza le private label, che ormai rappresentano il 14% del valore.
Quanto alla canalizzazione delle vendite, gli ipermercati, grazie alla forte promozionalità e anche alla facilità di stoccaggio delle confezioni, oltre alla loro lunga shelf life, hanno una buona quota (19%) ottenuta però con una politica di prezzo più aggressiva: 8,56 euro al kg in media contro 9,29 dei supermercati).

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Il tonno è in buona salute: i prezzi aumentano ma le vendite tengono
Mercato | Gdoweek 486 | 15 giugno 2009 |

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