India, serio protagonista della competizione globale

Il miglioramento dell'organizzazione della filiera ha via via aperto la strada a realtà retail più strutturate, che hanno alzato il livello della competizione anche per il dettaglio tradizionale, che si è trovato, da un lato, costretto alla chiusura, se eccessivamente inefficiente, dall'altro, stimolato alla competizione, ad implementare modelli di business più efficaci e redditizi.

Un effetto fisiologico che andrà esaurendosi.
Immergendosi nella realtà indiana alcuni aspetti si evidenziano come specifici. Un esempio per tutti, la vendita a credito, un atout del dettaglio tradizionale, non molto distante dai pagamenti “a libretto” degli italiani anni 50-60, un sistema utilizzato soprattutto dai Kirana shop -piccoli pdv al chiuso o all'aperto, gestiti direttamente dai proprietari- per scongiurare la concorrenza della gdo, ma che ha dato solo qualche effetto positivo.

IL RUOLO DEL GOVERNO
Intanto, il governo sta lavorando per incoraggiare la nascita e la crescita dei cash&carry attraverso anche l'apporto di gruppi esistenti come Metro, così come è in fase di studio la soluzione del problema del microcredito che andrebbe a foraggiare la crescita delle piccole realtà.
Nel suo studio, l'ICRIER invita il governo a favorire l'ingresso di istituti di credito stranieri. In termini di retail puro, il passaggio dai mercati scoperti ai più organizzati e “sicuri” mercati coperti potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti.
Sta iniziando un maggiore coinvolgimento diretto degli agricoltori a trattare direttamente con la distribuzione organizzata ed anche in questo frangente appare molto importante il ruolo del governo.

LE CATENE NAZIONALI
I big nazionali del retail sono riconducibili a sei player.

Subhiksha, la classica insegna “no frill” che punta ai consumi di massa rispondendo ad una domanda di beni necessari. In sintesi: volumi alti, margini all'osso.

Trent Limited, retailer che punta sulla fidelizzazione attraverso programmi di membership e private label dalle quali trae un'alta marginalità. Si tratta del braccio operativo, nell'ambito retail, del Gruppo Tata.

Future Group, con la catena Pantaloon India Retail Limited (PRIL) è forse la più conosciuta anche fuori dall'India, pioniere del format ipermercato. Oggi copre tutti i segmenti di consumatori in tutte le fasce d'età, oltre che con l'ipermrkt anche con i lifestyle store.

Spencer's Retail: qualità del prodotto e un buon assortimento di brand internazionali sono i plus della catena.

ITC, con Choupal Sagar e Choupal Fresh, è un retailer ad alto livello di integrazione con rapporti diretti con i produttori e gli agricoltori; inoltre, vende anche servizi.

NDDB Mother Dairy rappresenta il modello cooperativo, nato con l'obiettivo di favorire gli agricoltori; presente nella regione di Delhi, persegue l'obiettivo di stabilirsi nelle aree residenziali proponendo l'ortofrutta a prezzi ipercompetitivi.

I PLAYER INTERNAZIONALI
Dopo un anno e mezzo da quando il governo ha dato l'ok all'ingresso ai monomarca stranieri, sono 37 i gruppi entrati nel mercato attraverso partnership o joint venture con locali e una dozzina di domande sono in attesa di risposta.
“L'India rimane il più importante mercato di destinazione fuori dal proprio paese per i marchi internazionali grazie alle sue solide basi economiche e alle opportunità straordinarie di crescita” ha dichiarato il general manager di Benetton
India Sanjeev Mohanty
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Per curarne la crescita il paese si affida alla sua Tata ...
Tata è ormai diventato un caso di studio per gli analisti economici ed è considerato l'emblema della crescita dell'India. Il giro d'affari worldwide è stimato in 62,5 miliardi di dollari, due terzi conseguiti all'estero. L'attività industriale per cui il marchio è conosciuto nel mondo è la produzione automobilistica, ma in realtà il Gruppo ha diversificatole sue attività nell'industria, nei servizi e nel commercio, operando con 27 aziende il cui capitale è detenuto da oltre tre milioni di azionisti indiani.

Il braccio operativo nel retail è rappresentato da Trent Limited; l'ultimo dato certificato di bilancio relativo al 2007 fa ammontare il giro di affari a 88 milioni di euro; l'ultima trimestrale fa segnare + 14,7% su base annua.

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Allegati

India, serio protagonista della competizione globale
Cover story | Gdoweek | 2/2/2009 | di Cristina Lazzati, Gino Pagliuca |

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