Secondo il 1° rapporto Italgrob-Censis, la filiera dello "eating out"" conta 3.800 imprese, oltre 60.000 addetti e un fatturato di 17 miliardi di euro

Gli italiani hanno tanta voglia di convivialità e di fuori casa. È uno dei dati che emerge dalla prima ricerca Italgrob-Censis, presentata nella cornice dell’International Horeca Meeting, alla fiera di Rimini in occasione di Beer&Food Attraction. La filiera del "mangiare fuori" (eating out) conta 3.800 imprese, oltre 60.000 addetti e un fatturato pre-pandemia di 17 miliardi di euro. In base al rapporto, il 68,9% degli italiani tornerà a mangiare al ristorante o in trattoria; il 65,9% tornerà a consumare aperitivi e apericene in wine-bar, enoteche o brasserie. Inoltre, il 21,7% (la percentuale sale al 40,9% per quanto riguarda i giovani) è intenzionato a frequentare di più i luoghi della convivialità: già oggi all'88,4% capita di pranzare o cenare fuori, e al 64,5% di incontrarsi con amici e colleghi per un aperitivo. Quasi 9 italiani su 10 (89,1%) ritengono i luoghi del fuori casa una fonte di lavoro e di reddito. Per l'88,3% la presenza di bar, caffè, pasticcerie, enoteche e ristoranti è importante per assicurare la buona qualità della vita, mentre per il 68,8% la presenza di esercizi pubblici rende i luoghi più sicuri e frequentabili.

Intervenendo alla presentazione, Antonio Portaccio, presidente di Italgrob, ha sottolineato come il mondo di Italgrob debba essere sempre più partner riconoscibile per l’intero settore. "Occorre iniziare a costruire la distribuzione horeca del dopo emergenza e per farlo occorrono investimenti, progettualità e formazione”.

Corrado Peraboni, ceo di Italian Exhibition Group (Ieg), ha messo in evidenza il ruolo centrale delle fiere: “lo sforzo che noi di Ieg stiamo facendo è di garantire alle categorie di tornare a incontrarsi per esprimere le proprie problematiche e avere nella fiera una cassa di risonanza importante. L'horeca rappresenta l’interfaccia fisico tra produttore e consumatore".

Secondo Massimo Valerii, direttore generale del Censis, per inaugurare una fase nuova per l’economia, “occorre guardare con attenzione maggiore ai consumi interni, recuperando il nostro codice genetico della convivialità e delle relazioni”.

Al convegno, moderato da Veronica Gentili, giornalista di Mediaset, sono poi intervenuti: Francesco Maietta, responsabile area politiche sociali Censis, Alfredo Pratolongo, presidente di Assobirra, Micaela Pallini, presidente di Federvini, Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, Enrico Zoppas, presidente di Mineracqua e Dino Di Marino, direttore generale di Italgrob.

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